7 Plus è stata reinserita nella classifica “utile” dalla Commissione ministeriale incaricata di redigere la nuova graduatoria degli aventi diritto alla concessione per la radiodiffusione televisiva in ambito nazionale.
Questa decisione - che prelude appunto alla riformulazione completa della graduatoria in questione - va messa in rapporto e vale quale ratifica della recente decisione con la quale il Consiglio di Stato ha ribaltato l'interpretazione sul possesso del capitale sociale minimo di 12 miliardi da parte della stessa 7 Plus.
7 Plus si era candidata a suo tenpo (la vicenda è ormai annosa) per le concessioni, quale sostanziale "outsider", unitamente a Europa 7 di Francesco Di Stefano.
Le due emittenti avevano però una situazione diversa: se Europa 7 costituiva l'evoluzione di un circuito televisivo preesistente in rete nazionale, 7 Plus era invece una sigla del tutto nuova.
A sorpresa, si ricorderà, Europa 7 aveva ottenuto la concessione, scalzando candidate sulla carta più "illustri" come Rete A o ReteMia; ma Europa 7 non aveva le frequenze e, se sulla carta doveva ottenerle "d'ufficio", nella pratica se le è vista negare (dove recuperarle, del restoO).
Di qui una lunga solitaria e durissima lotta di Di Stefano per poter trasmettere, cosa a tutt'oggi non ancora possibile, anche perché nel frattempo varie sentenze amministrative avevano rimesso in discussione l'esclusione delle varie Rete A, ReteMia e Retecapri.
Mancava solo 7 Plus (anche lei senza frequenze), che così viene a sua volta del tutto "recuperata" e potrebbe ora passare dalla decima posizione in classifica alla settima o ottava, ottenendo la concessione a pieno titolo.
Per le altre emittenti, va ricordato che non hanno una concessione, ma solo una provvisoria autorizzazione a proseguire nell'attività in attesa di andare sul satellite, sia Rete 4 che una delle reti terrestri di Tele+.
Sempre "sospesa", invece, la posizione di Rete A e ReteMia, mentre Retecapri si fa forte di una sentenza definitiva favorevole del Consiglio di Stato.
Europa 7, da parte sua, ha anche presentato degli esposti al Tar appunto per il mancato ottenimento delle frequenze su cui trasmettere.