800 ore e 300 milioni per la fiction Rai

La Rai quest’anno investirà nella fiction 60 milioni in più rispetto al 2005 e ora punta anche su una produzione specifica per i telefonini. Il “megapiano” deciso dal Cda Rai è stato spiegato dal direttore di Raifiction Agostino Saccà.

La Rai investirà nella fiction 300 milioni di euro, 60 milioni in più rispetto all'anno scorso, per produrre 800 ore. Il "megapiano" deciso dal Cda Rai è spiegato dal direttore di Raifiction, Agostino Saccà, in un'intervista al mensile 'Prima comunicazione'.

Saccà annuncia anche il progetto, cui sta lavorando Rainet, di adattare soap e sitcom, a cominciare dallo storico 'Un posto al sole', per i telefoni cellulari. "Con i nuovi investimenti veniamo incontro alla domanda delle reti che hanno chiesto più fiction al posto del calcio e del cinema" - spiega Saccà. In dettaglio: "RaiUno ha chiesto 110 pezzi di prima serata contro i 90 dell'anno scorso, RaiDue 66 invece di 44. Ma faremo, ed è la prima volta per la Rai, anche fiction per le fasce giornaliere del palinsesto di RaiUno, di RaiDue e di RaiTre".

Nei progetti della Rai la fiction andrà anche sul telefono cellulare: "I generi corti della fiction come le soap e le sit-com si adattano a pennello - spiega Saccà - . Abbiamo avviato un primo esperimento per trasformare 'Un posto al sole' (in onda con successo su RaiTre) in un fotoromanzo a puntate di cinque minuti. Non abbiamo ancora deciso se fare una sintesi della soap o prendere una linea narrativa e svilupparla. Ci stiamo lavorando insieme a Rainet (la società on line della Rai) e ci sarà un primo passaggio sul web, ma è un'operazione perfetta per i cellulari".

Nell'intervista a 'Prima', il direttore di Rai Fiction parla anche di un forte rimescolamento in atto nei contenuti televisivi, una vera rivoluzione nella gerarchia dei generi: "Prima dominavano il calcio, lo sport, il cinema e il varietà classico, oggi vanno per la maggiore la fiction e il reality. Il calcio ormai funziona solo quando le sfide si caricano di significati che vanno oltre il pallone, tutte le altre partite racimolano ascolti modesti. Come pure è sempre più raro reperire sul mercato film di grande appeal televisivo. Non appena sono emersi, i nuovi sistemi distributivi hanno trovato collocazioni più congeniali al loro codice: il calcio nella pay-tv satellitare, il cinema nel Dvd e nell'offerta a pagamento".

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