Dal sito www.repubblica.it: «Il Tar del Lazio ha sospeso la delibera dell’Autorità per le telecomunicazioni che prevedeva, a partire dal prossimo 1° luglio, il blocco automatico delle chiamate ai numeri a sovrapprezzo, vale a dire 144 e affini. Con questa ordinanza il tribunale amministrativo ha accolto le richieste di alcuni operatori di servizi, ritenendo che per la questione sia necessario un approfondimento direttamente nel merito e quindi, fissando al 13 novembre la prossima udienza. La del…
Dal sito www.repubblica.it:
«Il Tar del Lazio ha sospeso la delibera dell'Autorità per le telecomunicazioni che prevedeva, a partire dal prossimo 1° luglio, il blocco automatico delle chiamate ai numeri a sovrapprezzo, vale a dire 144 e affini. Con questa ordinanza il tribunale amministrativo ha accolto le richieste di alcuni operatori di servizi, ritenendo che per la questione sia necessario un approfondimento direttamente nel merito e quindi, fissando al 13 novembre la prossima udienza.
La delibera 97/08 dell'Agcom, oggetto del ricorso, prevedeva il blocco automatico dei numeri a sovrapprezzo da tutte le utenze telefoniche che, entro il 30 maggio 2008, non avessero espresso in maniera esplicita agli operatori telefonici la richiesta di attivazione. Il ricorso, secondo quanto ha dichiarato il legale della Marketcall Italia, Giuliano Berruti, contesta proprio questo stop automatico: secondo l'avvocato "danneggia le aziende che svolgono, attraverso questi numeri, servizi di utilità sociale come l'assistenza medica o strumenti che possono non piacere ma che restano perfettamente legittimi come le chat telefoniche".
L'azienda chiede di tornare a una precedente delibera dell'Autorità che prevedeva la disattivazione - su richiesta e caso per caso - dei numeri non desiderati, e non il blocco automatico preventivo. L'associazione dei consumatori Adiconsum, intervenuta in giudizio davanti al Tar a supporto dell'Athority per le tlc, ha commentato la decisione dei giudici amministrativi con una nota:"Serviva uno stop netto e definitivo alle bollette telefoniche gonfiate dai servizi non richiesti".
L'Adiconsum ha inoltre fatto sapere che il 30 giugno "notificherà l'atto introduttivo della class action contro Telecom Italia a tutela degli interessi di tutti coloro che hanno ricevuto negli ultimi anni una bolletta gonfiata". Telecom Italia, che non era parte in causa, dal canto suo precisa che "la società era già pronta a disattivare i numeri a sovrapprezzo, così come previsto dalla delibera".
I ricorsi erano stati presentati da alcune società fornitrici di servizi (in particolare Greentel, Dvbcom, Telemedico, Unitedcom, Punto, Edreams, ma anche Marketcall Italia e Deram, nonché dal Comitato operatori servizi telefonici e telematici), decise a chiedere l'annullamento di alcune delibere dell'Autorità che avrebbero portato, a partire dal 1° luglio, al blocco selettivo di chiamata contro quei numeri che spesso determinano aumenti astronomici della bolletta telefonica, in qualche caso anche a causa di vere e proprie truffe.
Secondo i giudici amministrativi la questione è delicata e merita un approfondimento (per la cui trattazione è stata fissata la data del 13 novembre), anche perché le famiglie non sarebbero state informate a sufficienza delle novità».