Ancora un colpo a sorpresa di Francesco Di Stefano che per la sua Europa 7, fornita finalmente di frequenze e copertura, ha scelto l’alta tecnologia: Alta Definizione, ma anche e soprattutto il nuovissimo standard DVB-T2. Europa 7 HD opererà in ‘pay’.
Francesco Di Stefano ci ha messo 11 anni a fare la Televisione ma il debutto della sua Europa 7 sembra destinato a lasciare il segno. Tra indiscrezioni e voci di corridoio, lentamente comincia ad alzarsi il sipario sulla nuova creatura che finalmente muoverà i primi passi nel digitale terrestre italiano a partire dalla metà del prossimo mese di giugno.
Superata la complessa vicenda legale - utilissima al governo a scongiurare le minacce sanzionatorie di Bruxelles, meno sul versante della definizione del piano delle frequenze - , l'editore abruzzese sembra orientato a fare le cose in grande. Infatti pare proprio che l'offerta di Europa 7 HD - questo, sempre secondo le anticipazioni, sarà il nome dell'emittente - sarà in Alta Definizione attraverso il nuovissimo standard di trasmissione DVB-T2.
Tutto è cominciato nelle scorse settimane, quando, nell'incredulità generale, un produttore coreano di decoder ha ufficializzato l'accordo con Di Stefano per una fornitura di ricevitori. Negli ultimi giorni poi la vicenda si è arricchita di un altro tassello fondamentale. Qualcuno (il collega e amico Marco Mele del 'Sole 24 Ore') è riuscito a dare una sbirciatina nel quartier generale di Europa 7 a Roma e ha raccontato di aver visto proprio gli 'effetti speciali' (qualità video eccellente, meglio di un Blu Ray, anche nei vecchi tv, audio favoloso ecc).
Senza dubbi la scelta è all'insegna dell'avanguardismo teconologico. Il DVB-T2 - di cui si parla solo da pochi anni e che è acclamato come lo standard per l'HD sul digitale terrestre - fino ad ora ha guadagnato attenzione fattiva soltanto in Gran Bretagna (mentre altri Paesi lo stanno ancora testando o hanno promesso di farlo nel prossimo futuro). Fra i vantaggi più evidenti c'è quello di veicolare su un unico mux più canali rispetto al 'vecchio' DVB-T (la proporzione è di 4 a 1) grazie ad una maggiore disponibilità di banda, garantendo inoltre una migliore qualità della ricezione del segnale. Difficile, però, prevedere l'impatto di Europa 7 HD senza conoscere il progetto editoriale, i cui dettagli saranno presentati in una conferenza stampa ormai prossima.
In attesa dell'ufficialità siamo costretti a pescare nei 'dicitur' e a declinare tutto al condizionale. L'offerta sarà articolata in 8 canali - tutti HD, completamente a pagamento, e con dei grandi eventi sportivi e musicali in modalità pay-per-view - raggruppati in tre pacchetti diversi e fruibili sull'intero territorio nazionale. Per quanto riguarda i contenuti è ragionevole ipotizzare film in prima visione, serie televisive e documentari (resta l'incognita dell'approvviggionamento, soprattutto sul fronte calcistico). Punto nodale è il decoder, ovviamente necessario, perché il DVB-T2 non è compatibile con i ricevitori in circolazione. Quello di Europa 7 HD permetterebbe la ricezione degli altri canali gratuiti del digitale terrestre ma non di quelli a pagamento.
Ragion per cui, in attesa di tv che lo avranno incorporato, bisogna che l'utente si attrezzi (spendendo circa 150 euro, più il costo dell'abbonamento, che resta imprecisato).
L'utente, appunto. Si farà tentare dall'ennesimo decoder? Di Stefano ha scelto di intercettare un tipo di pubblico molto raffinato e iper sensibile nei confronti di un prodotto televisivo pregiato. Interessante la decisione di scommettere il tutto per tutto su un mercato ancora sostanzialmente inesplorato, dove Rai e Mediaset si muovono faticosamente, per un servizio che resta ancora per pochi a causa di una serie di ragioni tecniche. Certo il passaggio al digitale terrestre nelle varie aree sta via via incrementando il numero di canali HD, tuttavia bisogna trovarsi nella zona giusta e avere decoder e televisori adeguati.
Lo sa bene il Biscione che punta all'on demand per assestare un colpo a Sky (pronta peraltro a trasferire sul digitale terrestre l'esperienza accumulata sul satellite). Lo sa bene anche Viale Mazzini, che dopo Rai HD si è messa al lavoro con Telespazio ed Eutelsat per portare l'HD anche sulla piattaforma TivùSat.
Ora Europa 7 HD rilancia ambiziosamente la sfida, stimolando scenari imprevedibili un anno fa forse anche agli stessi competitor. Vedremo chi e come raccoglierà il guanto.
Intanto si avvicinano i Mondiali di Calcio. L'appuntamento assumerà di sicuro una valenza sperimentale anche sul versante 3D (dopo 'Avatar' e l'assaggio della finale di coppa Italia Roma-Inter, Fifa e Sony hanno stretto alleanze in vista di eventi spettacolari per la prossima estate), dove pure Europa 7 potrebbe dire la sua.
Presto indosseremo gli occhialini per vedere la Televisione? Qualcuno, nei decenni scorsi, aveva previsto persino caschi e altre bardature. In Italia però si cerca ancora l'antidoto contro lo stress dei pollici che affligge il telespettatore, alle prese con la difficile sintonizzazione dei canali (questione delicata e irrisolta, al pari della definizione del piano nazionale delle frequenze).