Molto aperta la battaglia per il futuro controllo dell’importante operatore satellitare europeo. Anche gli americani sono in agguato…
Come noto, Deutsche Telekom ha recentemente ceduto la sua quota di partecipazione nell'operatore satellitare europeo Eutelsat (European Telecommunications Satellite Organization) a De Agostini. L'accordo, relativo al 10.87% del colosso satellitare e del valore di circa 210 milioni di Euro, prevede che la quota in questione venga fatta confluire in una Società di diritto lussemburghese di nuova costituzione, della quale deterranno una quota anche la stessa Deutsche Telekom e 21 Invest (oltre naturalmente a De Agostini).
La De Agostini ha comunque voluto chiarire, secondo quanto apparso sulle pagine di un noto quotidiano, di non avere "al momento allo studio nuovi dossier riguardanti Eutelsat, pur esprimendo soddisfazione per l'operazione conclusa".
Indiscrezioni di stampa attribuiscono comunque al gruppo editoriale e a 21 Invest (ora denominata Investindustrial) un possibile interesse a rilevare anche il 17% di Eutelsat oggi di Bt.
Investindustrial è uno dei maggiori operatori di private equity nel Sud Europa. Fondata nel 1977, è interamente controllata dal gruppo Invest, specializzata in investimenti di tipo industriale in società di medie e grandi dimensioni principalmente in Italia e Spagna. Investindustrial gestisce, oltre al capitale proprio, il fondo chiuso di private equity Investindustrial L.P. di 323 milioni di Euro co-sponsorizzato da Invest (famiglia Bonomi) e 21 Investimenti (famiglia Benetton). Investindustrial è presente con uffici a Londra, Madrid, Milano e Jersey.
In ogni caso, l'intera operazione De Agostini-Deutsche Telekom appare solo come un episodio nella battaglia complessiva per il futuro controllo di Eutelsat, cui ambiscono gli americani di Panam Sat e, in Italia Finmeccanica, che ha appena rilevato Telespazio.