Nelle scorse settimane l’assemblea della concessionaria Publishare, che ha in ‘portafoglio’ alcune delle più seguite Televisioni locali italiane, ha approvato il bilancio e rinnovato la governance della società. Nell’occasione è stata comunicata una nuova struttura per ciò che riguarda la proprietà della stessa Publishare, nata qualche anno fa per iniziativa di Sandro Parenzo (TeleLombardia e molto altro) e Enzo Campione. Campione già nel 2015 è uscito di scena e c’era dunque l’esigenza di ‘coprire’ le sue quote, mentre un 20% era rimasto ‘parcheggiato’ nelle mani di Matteo Sordo, già a capo della società ma poi passato già nel 2014 a Publitalia per un normale passaggio professionale.
Proprio questo 20% passa ora nelle mani della concessionaria finora ‘rivale’ di Publishare nel campo della pubblicità nazionale per le Tv locali, ovvero la Prs. Per la verità, la quota passa in realtà attraverso le mani di Federico Silvestri, amministratore delegato di PRS Mediagroup, che però sembra agire in tutto e per tutto per conto della sua società.
Non basta: è proprio Silvestri a prendere le redini di Publishare, con la carica di consigliere delegato (mantenendo al contempo gli attuali incarichi in Prs), prendendo il posto di Massimo Soleri, amministratore delegato di Publishare dall’ottobre 2015, che, come ‘recita’ la nota diffusa da Publishare, “in base agli accordi già previsti, ha concluso il suo mandato. Soleri ha brillantemente traghettato la società in un momento di profondo rinnovamento, contribuendo in maniera decisiva a ripristinare l’importante posizionamento e l’ottima immagine lasciata dal lavoro di Matteo Sordo”.
E c’è un altro punto importante: Parenzo, socio fondatore e da sempre azionista di Publishare, mantiene una quota del 30% accanto a Silvestri-Prs al 20%, ma il restante 50 va a un gruppo di importanti editori televisivi locali, ovvero Angela Ciancio (Antenna Sicilia), Filippo Jannacopulos (Rete Veneta) e Paolo Torino (Napoli Canale 21).
Silvestri, in questo quadro, sempre secondo Publishare, “ha accettato di guidare la società e le deleghe… gli permetteranno di perseguire gli ambiziosi programmi di sviluppo e crescita, con particolare riguardo agli obiettivi di aggregazione e concentrazione, in un unico comparto, delle migliori Televisioni regionali italiane”.
L’ultima frase è rivelatrice di un progetto che a questo punto sembra chiaro: unificare, almeno operativamente, il più presto possibile Publishare e Prs, per dare un ‘riferimento pubblicitario unico’ alle più importante Tv locali italiane.
Publishare, che ha chiuso il 2015 con una raccolta pubblicitaria di circa 14 milioni di euro, ha in portafoglio TeleLombardia, Antenna 3, Rete Veneta, Napoli Canale 21, Antenna Sicilia e Videolina. PRS Mediagroup può contare da parte sua soprattutto su Telenorba in Puglia, Primocanale in Liguria e sul circuito 7 Gold, ben piazzato in molte regioni.
Infine, il tutto va quasi sicuramente collegato al probabile lancio nei prossimi mesi del nuovo canale ‘nazionale’ di Tv locali (o circuito, vedremo come chiamarlo) La 10, che trasmetterebbe proprio sul 10 Lcn (molte emittenti locali che hanno accettato di intraprendere l’iniziativa ce l’hanno già ‘in dotazione’) con contenuti di qualità provenienti appunto da un consorzio di importanti editori locali (in prima fila, ci sono le solite Telelombardia e Telenorba).
Insomma, stavolta qualcosa sembra proprio succederà e per Tv locali da anni in difficoltà e messe duramente alla prova dalla crisi e dalle nuove situazioni prodottesi sul mercato televisivo, la notizia sembra andare finalmente in controtendenza.