In coppia fissa con Guido Pancaldi fu il ‘mitico arbitro’ dello storico e rimpianto programma “Giochi senza frontiere”. È morto all’età di 87 anni.
"Attention trois, deux, un...". Gennaro Olivieri (svizzero di area francofona ma con un nome italiano) verrà probabilmente ricordato per sempre per questa frase, con la quale dava il via da arbitro e giudice ai concorrenti di "Giochi senza frontiere", programma di intrattenimento "sportivo" voluto a suo tempo dal presidente Charles De Gaulle con spirito europeista.
Olivieri, morto mercoledì scorso all'età di 87 anni, per almeno 20 è stato uno dei personaggi più noti ed apprezzati della Tv in Italia e nell'intera Europa. In coppia con Guido Pancaldi da metà degli anni '70 e fino agli anni '80 fu arbitro e giudice internazionale di "Giochi senza frontiere". E la notizia della morte di Gennaro è stata data proprio da quello che fu il suo compagno per anni, Guido Pancaldi, con una mail al sito web di "Giochi senza frontiere", che ancora 'resiste' oggi dopo la fine del programma già diversi anni fa.
Ideato dall'altrattanto mitico Popi Perani e coprodotto dalle Televisioni francese, italiana, belga e tedesca e negli anni successivi anche da quelle greca, spagnola, portoghese e dei Paesi Bassi, il programma era nato come esperimento televisivo di unità europea. Per trent'anni circa è stato uno degli appuntamenti televisivi più attesi in Europa e dal programma hanno preso spunto altri autori di giochi televisivi.
"Giochi senza frontiere" prese il via il 26 maggio 1965; fu trasmesso sul secondo canale Rai (con una pausa) e poi dal 1988 al 1999 fu condotto inzialmente da Giulio Marchetti ed Enzo Tortora; altri conduttori storici furono Rosanna Vaudetti, Ettore Andenna (soprattutto) e Milly Carlucci.
Olivieri, nato a Neuchatel in Svizzera, formava una solida coppia con Pancaldi, caratterizzata dalla simpatia e da una forte neutralità, con un affiatamento che era nato nell'arbitraggio dell'hockey su ghiaccio. Nel 1965 ci fu l'esordio a "Giochi senza frontiere" di Olivieri, dove l'anno successivo fu raggiunto da Pancaldi. Memorabili gli ingressi della coppia ai Giochi, tra cui quello in grippa ad un elefante ad Ascona.
Queste notizie, in ogni caso, ci riportano, sulle ali della nostalgia. ad una Tv 'elegante', simpatica, pulita, semplice, divertente e un po' "mitica". Come scordare il jolly, il fil rouge, i mille giochi d'acqua, il tabellone con i voti ecc. ecc.O Tutto questo ci manca - diciamolo pure - e la morte di Olivieri ci rattrista, come quando ti muore un nonno anziano, con il suo carico di esperienze, di saggezza e di ricordi.