Si è tenuto ieri, 11 settembre, presso la sede romana della Confcommercio il convegno “La radiotelevisione digitale deve essere anche locale”,
organizzato dal Coordinamento Aeranti-Corallo, associazione molto rappresentativa nel settore dell'emittenza locale italiana, radiofonica e televisiva. Grande la partecipazione di editori radio-tv all'iniziativa.
Alla base della manifestazione, cui è intervenuto il Ministro delle Comunicazioni Gasparri, è la protesta dell'associazione nei confronti della bozza predisposta dall'Autorità di Enzo Cheli per ciò che riguarda il regolamento sulle trasmissioni digitali, che deve stabilire le regole-base per il passaggio dall'analogico al digitale sia per la radio che per la televisione.
Secondo Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti Corallo, il regolamento, nella bozza predisposta e sottoposta al giudizio delle associazioni del settore, non attua alcune disposizioni importanti previste dalla recente legge 66 sul digitale (come il titolo preferenziale per le Tv locali per il passaggio al digitale) e più in generale è ispirato a una logica che non favorisce le stesse antenne locali, relegate al ruolo di fornitori di contenuti e non anche di operatori di rete.
Nessuna regolamentazione specifica - altra lamentela - è prevista per la radio.
Il Ministro Gasparri si è detto personalmente molto vicino al mondo delle emittenti locali e ha lanciato numerosi messaggi di attenzione e solidarietà agli editori e allo stesso Coordinamento Aeranti-Corallo.
Ma anche numerosi rappresentanti dell'opposizione presenti (dall'ex sottosegretario Vita ad Alfonso Pecoraro Scanio dei Verdi) hanno solidarizzato con la battaglia delle emittenti locali.
Più "problematico" e interlocutorio è però stato il discorso più importante, quello del rappresentante dell'Authority, il Commissario Antonio Pilati, che ha promesso solo un regolamento "leggero" e "in evoluzione", nel senso che si terrà costantemente conto di ciò che succederà sul mercato in un campo in continua evoluzione come quello del digitale.