Afflitti da “renzite acuta”

È una malattia di queste settimane a cui non si può sfuggire, causata da troppa esposizione ai media, che parlano in lungo e in largo, sempre e comunque, di una sola persona: Matteo Renzi. Le osservazioni del nostro illustre collaboratore Dom Serafini.

Avviso a giornali, Tg, Gr, agenzie stampa e blog: il dottore della mutua mi ha ordinato di ignorare per un mese intero qualsiasi notizia riguardante il sindaco-segretario Pd-primo ministro-imprenditore-fenomeno mediatico Matteo Renzi.
Ero andato dal medico per una ricetta contro ció che pensavo fosse indigestione. Da esperto, appena il dottore mi ha visto con gli occhi che si incrociavano, mi ha chiesto se ultimamente avevo fatto overdose di notizie che riguardavano Renzi. Gli ho detto che, purtroppo sí, anche se non avessi voluto leggerle, vederle o sentirle, non potevo ignorarle, tanto era lo spazio a lui dedicato sia dalla stampa cartacea e radiotelevisiva che da quella blogosferica.

Il medico ha poi diagnosticato che l'effetto di una “Renzi overdose” meglio definita come “Renzite” é anche paragonabile ai danni del fumo di seconda mano ed infatti tutti i sintomi portavano a condizioni specifiche associate ad un tipo di abuso simile.
Il medico ha poi spiegato che, in questi casi, la colpa é in egual misura sia degli spacciatori di notizie assuefacenti che dell'abusatore. Da una parte abbiamo giornali, Tg e Gr che hanno perso il senso della notizia, quando riportano giorno dopo giorno come “Renzi abbia starnutito in presenza di Barroso”, “Dove Renzi nasconde la bicicletta”, “I dispetti e le boccacce tra Renzi e D'Alema”, “Il fascino di Renzi”, “Il presidente Napolitano controlla i compiti a casa di Renzi”, e cosí via.

Dall'altro lato ci sono i lettori intossicati dalla cronaca rosa renziana che leggono solo le prime pagine della politica.

Il medico assicura comunque che, una volta stabilitasi una soglia di tolleranza, la medesima dose di notizie renziane produce effetti progressivamente ridotti. Il problema peró rimane e per sviluppare tolleranza, il paziente dovrebbe continuare ad ingerire una grande quantitá di notizie tipo: “Renzi contro Sel, Pil, Cisl”, oppure “I renziani che remano contro vanno avanti” e con Maurizio Crozza su La7: “La politica del fare e non fare politica”.

Ora - dopo il terzo governo 'non eletto' - al primo ministro Renzi rimarrebbero altri 3 anni di carica, se l'attuale XVII legislatura reggesse fino al baratro. In termini di copertura mediatica su Renzi ció equivarrebbe a 438.000 titoli di giornali e 15.330 ore di programmi televisivi, ovviamente dosi da cavallo che il Dpa dovrebbe investigare, anche perché non esistono antidoti. Molti studiosi stanno provando a trovare una cura anti-Renzi, ma fino ad ora non sono giunti a risultati concreti, anche perché i vari Finocchiaro, Bindi, D'Alema, Bersani, Letta ed i cosiddetti “Giovani Turchi” (che non sono né giovani né turchi) non fanno piú notizia o al massimo sono confinati alla cronaca nera.

Per dire la veritá, Letta non faceva notizia nemmeno quando fu nominato primo ministro dopo Monti e prima di Renzi, mentre Bersani fu reso celebre soprattutto dal comico Crozza su La7.

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