Al Prix Italia si discute la ‘Tv nel 2030’

Per chi non andrá al Mipcom di Cannes (5-8 ottobre) e non potrá leggere l’analisi sulla ‘Tv nel 2030’ pubblicata sul mensile VideoAge, o per chi non vuole attendere che sia online o la spedizione postale, l’anteprima sará disponibile al 67mo Prix Italia. La conferenza su ‘Il futuro: La televisione nel 2030’ si terrà giovedì 24 settembre nella sala Samuel Beckett del Museo della Radio a partire dalle ore 12.00.

I relatori sono Antonio Marano, vice direttore generale Rai e Dom Serafini, direttore VideoAge. Organizzato dalla Rai, il Prix Italia, ora alla 67ma edizione, è il primo festival radio-tv (ed ora anche Web) del mondo. Inizialmente gli iscritti al Prix Italia erano soltanto reti radio-tv pubbliche a livello internazionale, ma ora include tutti i media.

Quest'anno, come negli ultimi sei anni, il Prix Italia si svolgerà a Torino dal 19 al 24 settembre.

 

‘La Televisione nel 2030’ è il tema centrale dell'edizione di VideoAge per Mipcom. L’evoluzione dell’industria televisiva nei prossimi 15 anni viene analizzata a 10 livelli, che coprono tutti gli aspetti del settore: dalla pubblicità alla produzione, dalla tecnologia ai rating. Per questa analisi, VideoAge fa distinzione fra il forecast (a breve termine) e le previsioni  (a lungo termine).

La conferenza che si terrá al Prix Italia sará un forum per esplorare ed anticipare ciò che sarà la Televisione nel 2030 e come l'industria si evolverà. Per parafrasare Benjamin Disraeli, Primo Ministro britannico dal 1874 al 1880: “Se l'uomo fosse una creatura delle circostanze o le circostanze fossero creature dell'uomo, anche l’analisi di VideoAge cercherà di determinare se la Televisione nel 2030 verrà modellata dai consumatori e dalla tecnologia o se i consumatori e la tecnologia saranno modellati dalla Televisione”.

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