In nomination 45 canali creati dal basso da cittadini videomaker per passione. In giuria Carlo Freccero, Andrea Pezzi, Irene Pivetti, Gregorio Paolini.
Altro che Telegatti. Nasce in rete la rassegna che mette in una competizione giocosa le micro web tv italiane. Trenta giurati esperti di comunicazione e nuove tecnologie voteranno i canali online creati da cittadini videomaker per passione.
E fino a novembre anche gli utenti potranno visionare tutte le produzioni tratte dai web-palinsesti cliccando su www.teletopi.tv oppure andando direttamente nel canale YouTube www.youtube.com/meetingpaesechevai.
In nomination quarantacinque micro web tv che irradiano volti e voci dal basso. Cinque le categorie, espressione delle identità dei canali: si va dalle web tv puramente informative a quelle di denuncia, dai canali amarcord dove il passato viene digitalizzato a quelli fatti da giovanissimi, fino ad approdare alle videocommunity.
Il contest - ideato e organizzato dal team di www.altratv.tv - è uno spin off di “Paese che vai” (www.paesechevai.tv), meeting che riunisce ogni anno tutti i micro-editori italiani. La rassegna vede il supporto di Nòva24, Università Iulm, TheBlogTv, Odeon e Movi&Co.
Tra gli esperti coinvolti nella giuria Carlo Freccero, Gregorio Paolini, Andrea Pezzi, Irene Pivetti, Marco Montemagno, Duccio Forzano. «Gli attuali strumenti permettono una documentazione a basso costo. Il mito di una comunicazione dal basso diventa realizzabile» - afferma Carlo Freccero.
«Queste micro web tv devono essere corsare.
Non devono imitare i modelli della generalista. E abbandonare la logica del palinsesto - dice Gregorio Paolini, in un'intervista rilasciata ad Altratv.tv.
Andrea Pezzi suggerisce la concretezza del messaggio: «L'utilità non va intesa in senso ideologico ma è un qualcosa di molto pratico».
I temi veicolati dai web-palinsesti appaiono diversificati. Quest'anno trionfano le tematiche legate all'ambiente, sia come denuncia che come valorizzazione e salvaguardia del patrimonio. A seguire gli eventi di taglio “cronachistico”. Si riscontra anche la politica e la trattazione degli sport spesso minori.
Lo scorso anno - premiate da Silvia Tortora, Rai Educational - sono salite sul podio la bolognese Codec, l'emittente palermitana Telejato e il canale napoletano Insu Tv.