Albania: la corruzione finisce in Tv

Nel vicino Paese adriatico la libertà di stampa e Tv è assai a rischio e molti (anche i giornalisti) si muovono in un ambiente torbido, fatto di corruzione e ricatti.

Dietro la manifestazione popolare scoppiata a Tirana lo scorso 21 gennaio c'è una situazione di malessere diffuso dovuto a corruzione e crisi economica e una buona responsabilità spetta al canale Top Channel e al suo programma satirico “Fiks fare”. La trasmissione ha mandato in onda un filmato di dieci minuti, “rubato” dall'ex ministro dell'Energia Dritan Prifti, nel quale Prifti incontrava il viceministro Illir Meta con lo scopo di fare conoscere gli affari loschi dello stesso Meta. Nel video i due parlano di privatizzazioni e appalti pubblici, connivenza di un giudice e nomine di amici, parenti e conoscenti a cariche pubbliche. Inutile dire che dopo la diffusione Meta si è dimesso dalla sua carica.

Il video è stato trasmesso su Top Channel prima di essere passato alla Procura ma secondo i commentatori albanesi questo non sarebbe un segnale della libertà di stampa dei media albanesi (peraltro Top Channel è ora una delle pochissime voci indipendenti in Tv) ma piuttosto sottolineerebbe un uso dei media legato al potere, nel quale i mezzi di comunicazione sono uno strumento nelle mani di questo o quel partito e vengono usati a piacimento da maggioranza o minoranza come arma politica.

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