Approda alla Triennale di Milano dopo la prima tappa romana la mostra che racconta la storia del nostro Paese in parallelo con quella della nostra Radio e Tv pubblica. Sarà a Milano fino al 15 giugno.
La mostra celebra una delle più importanti istituzioni culturali del Paese attraverso i sessanta anni della sua Televisione e i novanta anni della sua Radio.
La Rai ha portato il mondo in casa degli italiani, facendoli entrare in un'idea di futuro inimmaginabile prima, divenendo specchio delle loro vicende, narrandone la vita quotidiana e costituendo non solo un servizio pubblico ma un vero e proprio patrimonio nazionale.
Attraverso la Televisione e la Radio, ha veicolato informazione, cultura e svago nelle case, esprimendo anche i sentimenti unitari della nazione e identificandosi con la sua crescita culturale e civile.
Essere un servizio pubblico non significa “solo” custodire i documenti più rappresentativi della storia di un Paese ma farli diventare memoria viva.
Questo è l'obiettivo che si propone la mostra: raccontare la storia di un'istituzione e contemporaneamente la storia del nostro immaginario collettivo, attraverso i simboli che tutti riconosciamo, i programmi che abbiamo seguito, i volti che ci hanno tenuto compagnia e le pagine di storia che abbiamo condiviso con trepidazione, gioia, dolore, curiosità.
I grandi cambiamenti sociali, culturali, scientifici dei quali l'Italia e il mondo sono stati protagonisti rivivono nelle sezioni di questa esposizione non in maniera celebrativa e didascalica ma con la vitalità che i documenti audiovisivi sanno restituire, offrendo allo spettatore la possibilità di confrontarsi interattivamente con il passato, il presente e il futuro, verso il quale i media devono continuamente proiettarsi per non perdere di vista le sempre diverse esigenze della comunicazione e dell'informazione. Tutto questo viene illustrato attraverso miscellanee di programmi, filmati di eventi particolarmente significativi, telegiornali, annunci, servizi, programmi, quiz, tribune politiche.
Ma anche con documenti d'archivio, fotografie d'epoca, opere d'arte della ricca collezione Rai (Guttuso, De Chirico, Casorati, Nespolo, Cremona, Campigli, Turcato, Vedova e molti altri), copioni e testimonianze manoscritte di chi ha attivamente partecipato e vissuto la straordinaria avventura iniziata il 27 agosto del 1924, giorno dell'atto costitutivo dell'Unione Radiofonica Italiana U.R.I. e gli anni di attività dall'URI all'EIAR, fino alla Rai. La storia degli ultimi novant'anni parla dunque con le voci dei suoi protagonisti.