Angela Averame (Radio Vega): «La Finanza e la pirateria»

Pubblichiamo di seguito una lettera molto interessante e che contiene riflessioni valide per tutto il mondo della radiofonia giunta in redazione dalla legale rappresentante della piemontese Radio Vega.

«Sono Angela Averame, legale rappresentante dell'emittente radiofonica locale Radio Vega (Piemonte).

Vi sottopongo un problema che è venuto a crearsi e cercherò di essere breve. Il 13 di agosto del 2003 la guardia di finanza ha eseguito un blitz presso il mio domicilio e contemporaneamente presso l'emittente.

Sono stata svegliata di buon ora da 4 agenti della Finanza che hanno perquisito la mia abitazione, mentre altri 4 agenti perquisivano l'emittente...

Stupore, sbigottimento, rabbia per il modo in cui sono entrati nella mia casa e di fronte ai miei famigliari. Secondariamente erano intenzionati a sequestrare tutti i Pc dell'emittente, compreso quello della messa in onda. Li fermai con rabbia per non dire con ira e dissi loro che questo sequestro voleva dire paralizzare l'emittente. Li pregai di prendersi tutto il tempo per "rovistare" nei pc, ma di non sottrarli. Così fecero.

Fine della storia...

Recentemente sono stata assolta in Tribunale di Asti, con sentenza depositata il 19/09/05 n. 625, perchè il reato non sussiste. Ma la rabbia resta. E resta anche per tutte quelle emittenti che non si sono opposte al sequestro e che hanno dovuto fermarsi in attesa di trovare il sistema tecnico per continuare sino al dissequestro dei loro Pc. Questo sarebbe il modo per contrastare la pirateriaO

Altro aspetto. Quando vedo una campagna pubblicitaria contro la pirateria sorrido e non poco, perché sono convinta che la pirateria sia voluta e non ho ancora capito bene da chi. Vengo al dunque.

Ormai il mondo è in Internet... Tutte le compagnie telefoniche, le case discografiche, la stessa Microfoft con il supporto di Windows Media Player, danno la possibilità di scaricare brani a 99 centesimi. I fautoriO Tutti i privati, che stando comodamente a casa si scaricano in anteprima e con mesi di anticipo, navigando nei siti esteri, tutte le novità musicali.

E le radioO Quelle che non hanno canali privilegiati con le case discografiche, cosa fannoO Aspettano di mandare in onda il brano "novità" quando ormai è già consumato dagli ascoltatori che in privato lo hanno già scaricato o ascoltato tramite il telefonino ecc.O

Ho contattato diverse messaggerie online, diverse case discografiche per chiedere di effettuare un servizio a pagamento per le emittenti radiofoniche... ma non sanno cosa rispondermi... d'altronde le radio locali in Italia sono 800 circa... gli utenti milioni.

Mi chiedo... Come fanno le altre emittentiO Quelle come la nostra che non hanno dei canali privilegiati con le case discograficheO

La nostra emittente ha sempre pagato i diritti Siae e questo sin da quando ancora si stilavano i borderò a mano, interprete dopo interprete...

Ma oggi con questo sistema di concorrenza sleale, credetemi, la tentazione è grande...».

Angela Averame

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