Annunciatrici per tutte le stagioni

Mille commenti e polemiche sul clamoroso caso della “protesta in diretta” dell’annunciatrice Rai Alessandra Canale sostituita “a forza” da altre ragazze più giovani. Sarà il caso di farne un simile drammaO

"Quello che è accaduto è gravissimo - ha detto il direttore della comunicazione e relazioni esterne di Viale Mazzini Guido Paglia, usando toni forse degni di miglior causa - , soprattutto perché si è di fronte a un uso privato del servizio pubblico".

Ma cosa sarà successo maiO Se i muri di corso Sempione, di via Teulada o di qualsiasi altra sede potessero parlare, il caso della dolce Alessandra Canale finirebbe nel dimenticatoio prima del nuovo nome di un qualunque direttore di rete, testata o sede regionale. E i turni di questi ultimi in Rai, si sa, durano spesso poco. Molto meno di quelli di un'annunciatrice.

Dodici anni passati su uno sgabello, a sorridere, a entrare quotidianamente con garbo nelle case degli italiani. Forse, per Alessandra Canale, dodici anni vissuti senza pensare che "il nuovo che avanza" un giorno avrebbe cancellato anche l'ultima frontiera - la sua, quella più romantica e ttradizionale - della televisione vecchia maniera: la Tv rappresentata dalle signorine buonasera.

In sintesi, anche se ai più è ormai cosa nota, Alessandra sabato sera, dopo aver presentato il film in onda su RaiDue dal titolo (cinico...) "Un volto del passato", ha avvertito che quello era forse il suo ultimo annuncio, non per sua volontà "ma perché lo hanno deciso, una decisione da me peraltro non condivisa". E poi l'ultimo saluto al pubblico: "Vi voglio bene a tutti" (e pazienza per la grammatica...). Parole tristi, toccanti, perse in una dissolvenza di lacrime.

Purtroppo, come accennato, il restyling della televisione pubblica passa anche attraverso le "signorine buonasera" e tramite i sorrisi delle nuove annunciatrici che prendono il posto dei volti storici: ragazze tra i 22 e i 27 anni che secondo Flavio Cattaneo, "daranno un'immagine nuova della Rai".

Tutte provenienti dal mondo delle pubblicità e della Tv (con almeno un "casting" sulle spalle), tutte hanno desiderato (e in alcuni casi anche provato...) a fare le veline. Tutte sono bellissime. Barbara Matera e Virginia Sanjust sono i nuovi volti di RaiUno; Janet De Nardis e Arianna Marchetti rappresentano RaiDue; Giorgia Wurth e Alessai Patacconi daranno il volto alla rete più intellettuale, la terza.

Tornando al "caso Canale", se le lacrime sono state un segno della rabbia e della disperazione, come in molti hanno osservato, la via giudiziaria potrebbe essere l'arma di chi non vuole rassegnarsi a quello che vive come un sopruso. Secondo i soliti bene informati, la Canale (forse in compagnia della sua compagna di sventura Katia Svizzero) sarebbe infatti in procinto di trascinare in Tribunale la tv di Stato... Quello che stride un po' è l'appello della Canale a Berlusconi, perché non permetta un simile trattamento a un dipendente Rai; o Alessandra non ha considerato che Berlusconi è semmai (anche) il proprietario del gruppo televisivo concorrente della Rai, oppure pensa che anche a Viale Mazzini non si muova foglia che Silvio non voglia. Avrà tortoO

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