Durissima dichiarazione del presidente della Rai: “Cattaneo e i Consiglieri non vogliono su RaiUno conduttori non graditi a Berlusconi”.
Paolo Bonolis presidia con grande bravura il famoso "access prime time" di RaiUno (sia pure con clamorose volontarie sforature che hanno innescato un'altra 'guerriglia' con Canale 5 in proposito) e continua, di solito, a battere "Striscia" in ascolti, anche se domenica, per la prima volta, Costanzo lo ha invece battuto nel programma del pomeriggio festivo, grazie all'arrivo in soccorso della consorte Maria De Filippi.
Ma la Rai non si accontenta e riscopre improvvisamente che c'era un'altra caratteristica di quella fascia su RaiUno da salvaguardare: il programma di approfondimento, cinque minuti che sarebbe logico e doveroso riaffidare a Enzo Biagi e al suo 'Fatto', ma si sa che non si può, per le ragioni (politiche) ben note.
In ogni caso, quel programma pare che debba tornare e occorre trovare un conduttore all'altezza. Tanto per (non) cambiare presidente e direttore generale della Rai non la vedono alla stessa maniera e continuano a scambiarsi "cortesie".
Ieri Lucia Annunziata ha fatto sapere che per quel programma "sono state bocciate diverse candidature di autorevoli giornalisti da me proposti, in quanto non graditi al Governo". Una dichiarazione tanto esplicita quanto clamorosa, che si inserisce nel pieno della polemica politica ormai dilagante in Rai e in tutta la Tv. (ne vedremo delle belle, statene pur certi).
Ma non basta, ci sono anche i particolari. "Leggo che esponenti della maggioranza - ha continuato Lucia Annunziata - parlano di pressioni politiche contro il Direttore del Tg (contestato da una bella fetta della redazione; Ndr.). A proposito di pressioni, mi sento allora in dovere di informare che oggi in colloqui preliminari coi Consiglieri e con il Direttore Generale sui possibili conduttori della nuova fascia di approfondimento, sono state appunto bocciate diverse candidature di autorevoli giornalisti da me proposti, in quanto non graditi al Governo".
Fra i candidati (probabilmente non contestato) c'è anche, manco a dirlo, Bruno Vespa.