Come rende noto, fra gli altri, la FNSI, “il curatore ha aggiudicato la vendita di Antenna Tre a Rete Veneta per quanto riguarda il ramo d'azienda dell'informazione”. La storica emittente di Treviso (Antenna Tre, appunto), molto nota proprio per l’impegno nell’informazione locale, da tempo navigava in cattive acque e dopo molti mesi di incertezza, si era arrivati di recente a una vendita degli ‘asset’ (fra cui appunto la parte ‘emittente-news’) da parte del curatore fallimentare Roberto Cortellazzo Wiel. Come già nel recente passato (l’operazione nei mesi scorsi era poi saltata), solo Rete Veneta si è fatta avanti con una proposta di acquisizione.
«Ora - commenta il Sindacato giornalisti Veneto - per il perfezionamento del passaggio, trascorsi altri dieci giorni, è necessario raggiungere l'accordo sindacale».
Il curatore ha ‘aggiudicato’ appunto Antenna Tre a Rete Veneta di Bassano dell’editore Filippo Iannacopulos (a sua volta molto attiva e vivace nella produzione informativa in regione, e non solo) per quanto riguarda il ramo d’azienda dell’informazione, di gran lunga il più rilevante e con forti ricadute sul piano dell’occupazione (sono in ballo decine di posti di lavoro).
«Ora - commenta il Sindacato giornalisti Veneto - per il perfezionamento del passaggio, trascorsi altri dieci giorni, è necessario raggiungere l’accordo sindacale. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto le parti sono state autorizzate ad avviare subito le consultazioni».
Appresa la notizia, Sindacato Giornalisti Veneto e Sindacato lavoratori comunicazione Cgil Treviso hanno subito ribadito, per l’ennesima volta, la necessità di fare presto: «In quest’ultimo anno - commentano le sigle sindacali - i lavoratori hanno percepito solo tre mensilità e una settimana di stipendio, sopportando sacrifici e responsabilità che hanno contribuito giorno per giorno a garantire la continuità aziendale. Non si può pretendere umanamente e professionalmente di chiedere loro altro tempo».
Da oggi, 30 novembre, dovranno appunto trascorrere altri dieci giorni per lasciare spazio ad eventuali offerte migliorative (che sembrano però da escludersi); la chiusura dell’acquisto dell’emittente trevigiana, dichiarata fallita lo scorso ottobre, è subordinata al perfezionamento degli accordi con i sindacati per la gestione dei lavoratori, 20 dei quali, su un totale di 57 unità, sarebbero in esubero. Per l’esodo volontario però Rete Veneta avrebbe reso disponibili incentivi per 250 mila euro complessivi.