Il Governo poco prima della pausa festiva di Natale ha approvato in via definitiva il decreto legislativo recante disposizioni volte a garantire la trasparenza e l’efficienza del mercato dei diritti audiovisivi di eventi sportivi.
Vediamo l'interessante analisi apparsa sul periodico di Aeranti-Corallo 'TeleRadioFax':
«Venerdì 21 dicembre, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva, in attuazione della delega conferita dalla legge 106/2007, il decreto legislativo recante disposizioni volte a garantire la trasparenza e l'efficienza del mercato dei diritti audiovisivi di eventi sportivi. Il provvedimento, accogliendo le sollecitazioni di Aeranti-Corallo e dell'associazione delle radio nazionali RNA, ripristina il diritto di cronaca radiofonico che era stato sostanzialmente cancellato dallo schema del decreto legislativo originariamente approvato dal Consiglio dei Ministri nelle scorse settimane.
La nuova norma prevede pertanto che l'Autorità emani un regolamento per disciplinare i limiti temporali e le modalità di esercizio del diritto di cronaca anche in diretta, da parte delle emittenti radiofoniche nazionali e locali, facendo comunque salve le modalità di diffusione acquisite per il medesimo diritto di cronaca.
Al riguardo, si evidenzia che il regolamento della Lega calcio professionisti per la cronaca radiofonica siglato il 29 novembre 1999 a seguito della mediazione dell'Agcom, prevede che le emittenti radiofoniche dispongano complessivamente in ciascun giorno di calendario solare in cui si svolgono incontri del Campionato di calcio di serie A e del Campionato di calcio di serie B di una finestra informativa ogni 15 minuti di gioco, fino a un massimo di tre finestre per ognuno dei due tempi di gara.
Il ripristino del diritto di cronaca radiofonico è stato possibile grazie alla sensibilità manifestata dal Ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni, e all'impegno profuso dal Capo della Segreteria del Ministro, Bonaccorsi, dal Capo della Segreteria tecnica Bruno e dal Consigliere del Ministro Sangiorgi».
Qualche neo però c'è, almeno nell'opinione della Frt, soprattutto per il ruolo riservato alla Lega Calcio. Ecco quanto ha scritto 'Frt Radio & Tv notizie':
«La possibilità, anche al fine di garantire una maggiore tutela degli utenti, di acquisire i diritti audiovisivi su singoli eventi rimasti invenduti o non esercitati dall'acquirente da parte di altri operatori della comunicazione come le emittenti locali a prezzi commisurati al bacino di utenza e una disciplina garantista sul diritto di cronaca da ridefinire sulla base di un regolamento dell'Autorità, fatte salve comunque per gli operatori le modalità di diffusione già acquisite con la regolamentazione attuale, con modalità tali da consentire anche l'utilizzo delle immagini messe a disposizione dall'organizzatore dell'evento, previo rimborso dei soli costi tecnici. Sono queste le principali norme che interessano le emittenti locali contenute nel decreto legislativo sul mercato audiovisivo dei diritti sportivi, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri dopo il parere delle Commissioni parlamentari, sulla base delle linee guida contenute nella legge di delega 106/07, su cui a suo tempo intervenne la FRT, trovando la disponibilità del governo e in particolare quella del Sottosegretario allo sport e alle politiche giovanili, Giovanni Lolli.
Con riferimento al diritto di cronaca radiofonica, nell'attuale passaggio attuativo della normativa importante è stato anche il ruolo del ministero delle comunicazioni e di alcuni parlamentari di maggioranza e opposizione.
Da rilevare, peraltro, che il provvedimento contiene, tra le altre, anche una norma piuttosto discutibile che attribuisce alla Lega Calcio un potere enorme, consentendole di realizzare in proprio prodotti audiovisivi e di distribuirli direttamente agli utenti, anche attraverso un proprio canale tematico o una propria piattaforma, nonché di accedere, volendo, ai servizi tecnici e commerciali di piattaforme gestite da terzi».