Sul Festival di Sanremo cala la scure dei dati Auditel. Neanche Eminem e il gladiatore Croowe sono riusciti finora a salvarlo.
Martedì sera, dati Auditel alla mano, la seconda giornata sanremese è riuscita nel difficile intento di ottenere la palma di serata festivaliera con lo share più basso della storia dell'Auditel, attestandosi circa al 43%.
Si riconferma quindi l'atmosfera di noia già respirata durante la prima serata e, nemmeno Ceccherini, che a suo tempo fu scelto appositamente allo scopo di evitare il torpore che a volte contraddistingue la Raffa nazionale, nulla può contro il senso di vuoto del Sanremo edizione 2001.
In realtà qualche tentativo di vivacità c'era stato, gli scandali annunciati erano stati predisposti, il guastatore Papi messo in azione. Ma alla fine è prevlsa la prudenza, la cautela, il torpore.
E il pubblico ha risposto... lasciando perdere.
E soprattutto, non ha mostrato di divertirsi. La colpa probabilmente non è di nessuno in particolare, perché è lecito paragonare la presente sfortunata edizione del Festival sanremese a una grossa torta, alla quale più o meno tutti hanno dato un bel morso. Alla fine... è rimasto poco.
Per il prossimo anno c'è anche chi pensa a rivalutare la soluzione delle tre serate, anche perché, probabilmente, una settimana di Festival giova soprattutto al Comune della città dei fiori, che si vede invaso da giornalisti e curiosi per molti giorni, mentre la Rai comincia a non poter più contare su audience garantite per tutte le serate, nonostante le non indifferenti cifre spese per la convenzione con il Comune stesso.