Ascolti record per il “Chi l’ha vistoO” russo

Un programma della Tv pubblica russa indaga sui dispersi e li fa ritrovare. È una trasmissione che riapre, seppur indirettamente, la ferita del pesante passato russo e del conflitto ceceno.

Sul primo canale della Tv pubblica russa "Zhdi menja" (Aspettami) sta battendo tutti i record di ascolto. Condotto dall'attore Igor Kvasha, il programma è una sorta di 'Chi l'ha vistoO' russo che nelle 306 puntate andate in onda finora ha rintracciato e restituito alle proprie famiglie 39 mila persone. Si tratta in buona parte di persone disperse o sparite nel nulla ai tempi dei gulag (una ferita ancora sanguinante per la società russa, e le cui conseguenze si fanno sentire ancor oggi) o nella guerra cecena e raramente di persone 'sparite' per altri motivi.

"Aspettami" è una delle trasmissioni più drammatiche della storia televisiva russa e riassume un momento storico difficilissimo, anche se rischia di essere visto come un programma che, seppur indirettamente, fa un processo critico al passato. Non con accuse aperte ma con i volti delle persone e le loro storie struggenti e tragiche di separazioni violente e disperate.

Un esempio è la storia di Tibor e Miklosz Blkeiere, due gemelli ebrei ungheresi deportati ad Aushwitz e finiti, alla fine della guerra, uno in Israele e l'altro in Ucraina. Oppure la storia di Anzor Dadaev, ceceno che a sei anni, durante la prima guerra cecena, viene separato dalla madre e chiuso nell'orfanotrofio di Grozny; undici anni dopo la madre l'ha riconosciuto a "Zhdi Menya" e i due si sono ritrovati.

"Zhdi Menya" è un esempio di Tv investigativa e può contare su uno staff molto esperto, in grado di indagare ed andare a scovare i "dispersi" in tutte le parti della Russia, con ricerche scrupolose e minuziose negli archivi, quando questi non sono stati distrutti, e tutta una serie di testimonianze.

Significativa una frase del presentatore, l'attore Igor Kvasha, che, guarda caso aveva interpretato Stalin in un film: "Loro strappavano i mariti dalle mogli, le mogli dai mariti e dalle loro famiglie. Loro distruggevano deliberatamente gli archivi, cancellavano i nomi delle persone, loro eliminavano la memoria". Quel "loro" è una presenza che pesa nella storia passata della Russia e che si riflette anche su quella attuale.

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