Assegnati i premi dedicati a Enzo Baldoni

La famiglia del fotoreporter ucciso quattro anni fa in Iraq ha finalmente potuto celebrare i funerali del congiunto, a poche ore di distanza dalla consegna dei premi a lui dedicati.

Il caso ha voluto che la cerimonia di consegna del premio Enzo Baldoni, dedicato al fotoreporter assassinato in Iraq nell'agosto 2004, si tenesse alla vigilia dei funerali del giornalista, dopo quasi sette anni dalla sua morte, impedendo ai familiari impegnati nell'organizzazione delle esequie, tenutesi sabato, di essere presenti. La cerimonia ha avuto luogo all'Istituto dei ciechi a Milano e quest'anno, per la prima volta, il premio, attraverso una delibera approvata nello scorso agosto dalla giunta della Provincia di Milano, è stato ampliato da «Premio giornalistico Enzo Baldoni» a «Premio Enzo Baldoni e reporter italiani caduti sui fronti di guerra».

Questi i riconoscimenti assegnati. Il Premio sezione Radio e Televisione (vincitore anche assoluto) è stato assegnato a Emilio Casalini per il documentario «Iran about» trasmesso su Rai Educational. Il Premio sezione Stampa e Agenzia di stampa è andato, invece, a Paolo Salom per l'articolo «L'Africa dei trafficanti di bambini» pubblicato dal «Corriere della Sera». Il Premio sezione Internet è stato vinto da Laura Delsere per il servizio «Io li ricordo» pubblicato sulla testata web «Osservatorio Balcani e Caucaso».

Il Premio sezione Fotografia è stato attribuito a Sergio Ramazzotti per il servizio «Afghanistan 2.0 10 storie 1 futuro» pubblicato dalla Leonardo International.

La giuria che ha conferito i riconoscimenti era composta, per quest'edizione, dal presidente Severino Salvemini, dall'editorialista di «Repubblica» Natalia Aspesi nonché dai direttori del «Corriere della Sera», Ferruccio de Bortoli, di RaiTre, Paolo Ruffini, del «Sole-24 Ore», Gianni Riotta, di «Panorama», Giorgio Mulè, di «Libero», Maurizio Belpietro, e del «Giorno», Giovanni Morandi.

In occasione della cerimonia è stata scoperta una stele a Palazzo Isimbardi riportante i nomi dei 12 giornalisti che dal dopoguerra ad oggi sono caduti svolgendo il loro lavoro. Almerigo Grilz, caduto a Caia in Mozambico il 19 maggio 1987; Guido Puletti, ucciso in Bosnia Erzegovina il 29 maggio 1993 dalle truppe paramilitari bosniache; Dario D'Angelo, morto il 28 gennaio 1994; Marco Luchetta, deceduto a Mostar il 28 gennaio 1994, insieme con Alessandro Ota; Ilaria Alpi, massacrata a Mogadiscio il 20 marzo 1994; Marcello Palmisano, caduto in Somalia il 9 febbraio 1995; Antonio Russo, deceduto a Tbilisi il 16 ottobre 2000; Maria Grazia Cutuli, uccisa in Afghanistan il 19 novembre 2001; Raffaele Ciriello, colpito a morte a Ramallah da un carro armato israeliano il 13 marzo 2002; Enzo Baldoni, rapito e poi ucciso in Iraq il 27 agosto 2004; Fabio Polenghi, caduto il 19 maggio 2010 a Bangkok durante gli scontri tra forze governative e oppositori del regime.

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