Dal suo blog aveva preannunciato rivelazioni sui rapporti tra crimine e grande capitale. È stato freddato sotto casa con sedici colpi di pistola.
Sono sedici i colpi di pistola che hanno messo fine alla vita di Socratis Giolias, 37 anni, giornalista e direttore della Radio ateniese Thema 98,9.
L'assassinio è avvenuto nel quartiere Ilioupolis (Sud Est di Atene) verso le 5,20, ora locale, del mattino. Giolias è stato attirata in strada, dove è stato freddato, con l'inganno.
Secondo le prime ricostruzioni, degli sconosciuti gli hanno citofonato facendolo uscire di casa, con la scusa che gli stavano rubando la macchina. Una volta che il direttore di Radio Thema è uscito dal portone alcuni uomini, gli hanno sparato a bruciapelo con un'automatica, una calibro 9, lasciandolo morto a terra. Gli assassini poi sono fuggiti in auto lasciando sul posto una ventina di bossoli.
Secondo alcuni testimoni oculari, si trattava di tre uomini che indossavano delle uniformi, forse della polizia locale. La polizia, che inizialmente aveva prospettato l'ipotesi del crimine organizzato, ha invece successivamente verificato che i 16 proiettili che hanno ucciso Giolias sono gli stessi utilizzati in altri assalti a Tv locali e forze dell'ordine da parte di uno dei più violenti gruppi armati greci, la Setta dei Rivoluzionari. Il gruppo estremista, apparso nel 2009, ha già rivendicato l'assalto a una stazione di polizia in cui fu ferito un agente nel giugno dello stesso anno e il mitragliamento della facciata di una rete privata televisiva nel febbraio dello scorso anno e ha minacciato di morte "tutti i giornalisti".
Giolias era di fatto un giornalista scomodo, che aveva annunciato sul suo blog “Troktiko” rivelazioni clamorose sui rapporti tra grande capitale e criminalità. Per 17 anni aveva lavorato con una altro cronista d'assalto, Makis Traintafilapoulos, specializzato in gossip e scandali politici.