Sono stati presentati a Bari il 29 novembre i risultati del laboratorio regionale di ricerca itinerante voluto dal CoReCom Puglia e realizzato dal network Segnali di Fumo. Con un approccio inedito, la ricerca ha unito operatori del mondo televisivo e scolaresche delle varie province pugliesi. Sono stati raccolti in una pubblicazione gli spunti, le riflessioni e le idee emerse dallo studio
Martedì 29 novembre al Museo civico di Bari si è svolto un incontro dal titolo “Il futuro anteriore della tv”, dove si sono confrontati giornalisti, tecnici del settore e gli studenti delle scuole pugliesi (“Marco Polo” di Bari, “Cosmai” di Trani, “Mondelli-Amaldi” di Massafra, “Morvillo-Falcone” di Brindisi, “De Pace” di Lecce e “Righi” di Cerignola) che hanno aderito al progetto "Il futuro della Tv", promosso da CoReCom Puglia e messo in opera da Segnali di fumo, network di operatori del marketing e della comunicazione. Tema del progetto era la trasformazione della Tv, dai contenuti alle forme editoriali, dai suoi operatori ai fruitori finali.
Fra gli esperti coinvolti nel progetto figurano anche Biagio Dell'Anna (realizzatore Mediaset), Sandro Imperadore (imprenditore web), Andrea Maggi (produttore multimediale), Antonella Paparella (analista TV Talk) e Gianluca Zurlo (comunicatore). La serie di incontri e dei relativi confronti è stata, inoltre, riportata nella pubblicazione “Il futuro anteriore della Tv”, che propone le principali linee-guida sul futuro dell’audiovisivo e disegna itinerari ideali da seguire per operatori e stakeholder.
Alla presentazione sono intervenuti Felice Blasi, presidente CoReCom, Paolo Barracano, presidente Segnali di fumo, l’ideatore del progetto Franco Liuzzi e il coordinatore Pierluigi Morizio. «La ricerca», ha osservato Blasi, «si impegna nel tracciare le linee guida per il futuro dell'audiovisivo; ogni generazione ha i suoi modelli di Tv, oggi non del tutto individuati. Punto di partenza nello studio sono stati gli studenti, coloro i quali rappresentano il domani: li abbiamo messi in contatto con operatori del settore per stimolarli a pensare e i risultati sono stati illuminanti». Secondo Barracano «la ricerca, prima del genere in Puglia, fornisce spunti e domande sullo stato di salute, attuale e futuro, della comunicazione tv in Italia, oggi in sofferta competizione con il Web; il confronto ha dato risposte interessanti, utili al mondo degli operatori che in conclusione hanno offerto un quadro realistico, visto con gli occhi delle nuove generazioni».
«Un metodo incentrato soprattutto sull’ascolto dell’esperienza dei ragazzi, ossia di coloro che di fatto orienteranno sempre più i mercati futuri, registrandone fruizioni e aspettative, stimolando input, raccogliendo idee e proposte», ha commentato Morizio. «La domanda di partenza», ha ricordato invece Liuzzi, ideatore del progetto, «era la seguente: “Siamo davvero al capezzale della tv?”; per un mezzo schiacciato da anni di sostanziale immobilismo, da un’interattività ancora limitatissima, la parola chiave è una sola: ricerca. Coinvolgere e invitare una generazione a pensare, a provare a riprogettare il mezzo».
Due mesi di attività sono stati oggetto di confronto fra gli operatori del mondo televisivo e gli studenti di alcune delle scuole delle sei province pugliesi per comprendere quali potrebbero essere i nuovi scenari nel campo dell’audiovisivo. Un lavoro importante, sostanziato da un laboratorio aperto e itinerante, sviluppato in sei istituti superiori pugliesi e condotto da esperti della comunicazione. Trentasei, complessivamente, sono stati gli incontri, con una giornata di studio nel corso della quale è stato adottato un metodo basato sull’ascolto dell’esperienza degli studenti coinvolti nel progetto, principalmente ragazzi fra i diciassette e diciotto anni. E’ questo, infatti, il segmento che ha principalmente fornito indicazioni sui mercati futuri in ambito televisivo. Per gli studenti l’intrattenimento televisivo presenterebbe dei limiti. Meglio il Web per ciò che attiene show, talk, reality, sport. Lo scontro verbale, il brano musicale, il gesto atletico all’interno dell’evento televisivo talvolta hanno tempi biblici rispetto alle aspettative dei giovani. Riscatto invece per la fiction seriale, più seguita e, nemmeno a dirlo, anche questa seguita via Web, stavolta per motivi di fruibilità personale, tempi e luoghi preferiti.