Nella complessa querelle relativa alle rilevazioni radiofoniche arriva un intervento importante: è quello dell’Agcom (competente, come noto, sul tema). Si accettano proposte di indagini ma poi non sono escluse decisioni ‘definitive’ in autonomia.
Ecco quel che ha scritto in proposito la Frt:
«L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha emesso un'importante deliberazione (n. 182/11/CSP), in corso di pubblicazione sulla G.U., recante le linee guida sull'organizzazione dell'attività di rilevazione degli indici di ascolto radiofonici. L'Autorità nel prendere atto che allo stato non esiste più un soggetto che elabori gli ascolti della radiofonia italiana pubblica e privata, detta gli indirizzi generali affinché si possa riorganizzare il sistema delle indagini di ascolto. In particolare, ed in sintesi, l'AGCOM precisa che il modello di riferimento presuppone un'intesa tra tutte le componenti di mercato in grado di garantire una sostanziale e intrinseca stabilità ed equilibrio al sistema, individuando quattro tipologie di tali componenti e precisamente: utenti pubblicitari; emittenza pubblica; emittenza privata; concessionarie di pubblicità radiofonica.
Sottolinea inoltre che “la rilevazione degli indici di ascolto costituisce un elemento importante ai fini della struttura concorrenziale nella raccolta pubblicitaria. Essa, infatti, rappresenta la convenzione su cui si regolano gli scambi commerciali tra operatori. È dunque indispensabile che tale convenzione "sia condivisa da tutti gli operatori e venga sistematizzata attraverso meccanismi che garantiscano la trasparenza e l'indipendenza della rilevazione”.
È, inoltre, “condizione base che i dati siano misurati per tutto il comparto di riferimento mediante metodologie oggettive, corrette e trasparenti e da parte d'imprese che si dotino di una organizzazione tale da assicurare la massima rappresentatività del settore nel rispetto di condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie rilevabili dallo Statuto”.
L'Autorità ha invitato i soggetti del comparto radiofonico a trasmettere proposte - anche con richiesta di audizioni - entro e non oltre novanta giorni dalla data di pubblicazione della delibera sulla G.U. Qualora alla scadenza del termine non dovesse pervenire alcuna proposta, l'Agcom si riserva di provvedere direttamente alla rilevazione e pubblicazione degli ascolti attraverso un'apposita società che fornisca il servizio per tutta la radiofonia, da individuare nel rispetto della normativa in materia di appalti pubblici, i cui costi di funzionamento saranno posti a carico delle emittenti oggetto della rilevazione stessa».