Audiradio: Radio Lombardia presenta un esposto all’Agcom

La società cui fa capo Radio Lombardia presenta un esposto all’Agcom contro le novità del 2009 di Audiradio e chiede provvedimenti ‘forti’, a tutela delle Radio locali. All’origine dell’iniziativa c’è soprattutto l’aumento del numero dei ‘casi’ minimi per la pubblicazione dei dati.

La società RCS - Radio Communication Service srl, titolare della testata Radio Lombardia, ha presentato un esposto all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in relazione alle attuali modalità di rilevazione degli indici di ascolto nel settore radiofonico, affidato alla società Audiradio Srl.

All'origine di tale provvedimento c'è l'amara presa d'atto che Audiradio, a partire dall'anno 2009, ha scelto di elevare da 24 a 30 i casi minimi necessari per la pubblicazione del dato di ascolto rilevato, lasciando invariato il campione, costituito da 120mila interviste telefoniche. Una decisione che prefigura gravi ripercussioni sulla raccolta pubblicitaria delle emittenti locali.

Sulla scorta di questa considerazione, RCS srl ha chiesto all'Agcom e all'Antitrust di verificare il sistema di rilevazione dei dati di ascolto radiofonici. "A nostro avviso - spiega Marco Mariani, consigliere delegato della società - esistono diverse criticità in presenza, tra l'altro, di scarsa trasparenza da parte di Audiradio".

In particolare, nell'esposto si richiama la legge 249/1997. Tale normativa prevede che la Commissione per i Servizi ed i Prodotti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni curi le rilevazioni degli indici di ascolto, vigili sulla correttezza delle indagini ed effettui verifiche sulla congruità delle metodologie. Tra i profili di illegittimità dell'attuale sistema, secondo RCS srl, sussistono il mancato espletamento della funzione di cura e vigilanza da parte dell'Agcom, la violazione del principio di indipendenza e neutralità tecnologica, poiché l'indagine è affidata a una società di diritto privato, e non da ultimo, un conflitto di interessi, contrario alla disciplina prevista. Gli amministratori della società Audiradio,

infatti, sono i principali network radiofonici nazionali e le più importanti agenzie pubblicitarie. Una circostanza che configura un quadro di illegittima e contraddittoria sovrapposizione tra "rilevatori" e "rilevati", non garantendo la necessaria imparzialità.

L'azione intrapresa da RCS srl ha voluto coinvolgere anche l'Antitrust poiché i rilevamenti di ascolto hanno la capacità di determinare la struttura concorrenziale nella raccolta pubblicitaria, creando una posizione sempre più dominante dei network

nazionali a scapito dell'emittenza locale.

Tra le ulteriori singolarità va ricordato che Audiradio ha reso nota lo scorso 17 marzo, a mezzo di uno scarno comunicato stampa, la decisione di posticipare alla prima settimana del mese di maggio 2009 l'indagine relativa al primo bimestre dell'anno. RCS srl auspica un intervento tempestivo, al fine di evitare che le anomalie segnalate alle Authority non aggravino ulteriormente l'immagine dell'emittenza locale e il relativo mercato. "Il nostro obiettivo - chiarisce il consigliere Mariani - è arrivare a una gestione diretta dell'indagine da parte dell'Agcom o, in alternativa, all'individuazione da parte della stessa Agenzia, di un soggetto terzo e imparziale che gestisca la rilevazione degli ascolti, garantendo la necessaria trasparenza".

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