Audiradio: secondo la Frt, le Radio locali sono ‘penalizzate’

Ecco quanto comparso su ‘Frt Radio & Tv notizie’: «Le rilevazioni del secondo bimestre 2007 di Audiradio hanno sostanzialmente confermato, per le Radio locali, un andamento molto oscillante dei dati dovuto essenzialmente al numero troppo esiguo di interviste (20.000) effettuate nel corso del bimestre, con il risultato di penalizzare l’emittenza locale, con particolare riguardo a quella al di sotto dei duecentomila ascolti. In tal modo risultano al di sopra della soglia di significatività solo 10…

Ecco quanto comparso su 'Frt Radio & Tv notizie':

«Le rilevazioni del secondo bimestre 2007 di Audiradio hanno sostanzialmente confermato, per le Radio locali, un andamento molto oscillante dei dati dovuto essenzialmente al numero troppo esiguo di interviste (20.000) effettuate nel corso del bimestre, con il risultato di penalizzare l'emittenza locale, con particolare riguardo a quella al di sotto dei duecentomila ascolti. In tal modo risultano al di sopra della soglia di significatività solo 101 emittenti, con sostanziose oscillazioni rispetto al periodo precedente. Sono infatti scomparse emittenti che in precedenza avevano costantemente fatto registrare ascolti ben al di sopra della soglia di significatività, mentre sono ricomparse emittenti che, sempre nella prima rilevazione bimestrale, non erano state considerate.

Una instabilità del dato che provoca forte incertezza e un danno notevole per l'emittenza locale, considerata solo per quelle emittenti con dati vicini a quelli delle Radio nazionali. Constatato questo stato di cose, Audiradio ha proposto di non pubblicare i dati delleRadio locali nel bimestre. Un rimedio che appare peggiore del male: lasciare infatti per un semestre le radio locali senza dati, rispetto alla frequenza bimestrale di quelli pubblicati per le nazionali pubbliche e private, non potrebbe non avere ripercussioni pesanti sul mercato pubblicitario e romperebbe l'unicità dell'indagine, con ripercussioni negative per la stessa Audiradio, che rischierebbe di trovarsi apertamente in contrasto con quanto stabilito dalla delibera n. 85/06/CSP dell'Autorità.

È pertanto auspicabile che i prossimi nuovi dati semestrali, rinforzati dalle 60.000 interviste previste, possano in qualche modo ovviare a questa preoccupante situazione. Occorre comunque adoperarsi in una logica di sistema per trovare soluzioni condivise e soddisfacenti, non ultima quella di considerare il doveroso aumento del numero delle interviste per le rilevazioni bimestrali».

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