Ancora polemiche sui dati della nota indagine sull’ascolto delle radio italiane. Stavolta a lanciare il sasso (senza nascondere la mano) è Marco Montrone…
Quanto sono attendibili i dati AudiradioO La nota indagine telefonica incaricata della rilevazione dei dati di ascolto per le radio nazionali e locali cha fa sostanzialmente capo all'UPA (Unione Pubblicitari Associati), sembra in difficoltà nel difendersi da attacchi e critiche che in questo periodo sembrano crescere di giorno in giorno.
Sulla questione, più volte affrontata da noi di Millecanali, pubblichiamo oggi una nota assai esplicita pervenutaci da Marco Montrone, presidente di Radionorba:
"'I dati Audiradio non sono attendibili'. Ad affermarlo, con una certa preoccupazione, è il presidente di Radionorba, Marco Montrone, il quale denuncia il fatto che la metodologia utilizzata per l'indagine finisce per premiare le reti nazionali e penalizzare le radio locali.
"L'anno scorso, ricorda Montrone, vennero fatte indagini parallele in Puglia con un campione quattro volte maggiore di quello Audiradio. Il risultato fu la scoperta di errori a danno di Radionorba fino al 130 per cento".
A seguito di tale scoperta vennero promossi incontri con la dott.ssa Maggioni di Audiradio, il prof. Abruzzese dell'Unicab, il dott. Sofia di Cnr, ed il Rettore dell'Università di Bari, prof. Girone, esperto di statistica e consulente dell'Istat, e Audiradio ammise che avrebbe approfondito la metodologia di indagine al fine di evitare di incorrere in altri errori.
Gli errori, venne affermato, derivano da alcune assurdità. Si pretendeva, ad esempio, di tenere gli intervistati al telefono per un quarto d'ora, e che gli intervistati fossero in grado di ricordare quale programma avessero ascoltato nelle varie fasce orarie. Tale campione, definito da alcuni esperti "stressato", non è affatto attendibile.
"Ma nonostante tutto, non si notano segnali di inversione di rotta - sostiene Montrone - , perché per il 2003 la metodologia è rimasta la stessa". Inoltre, come possono definirsi attendibili dati che a distanza di un trimestre assegnano ad una radio che è rimasta la stessa, con stessi programmi e stessi conduttori, sbalzi di ascolto pari al 40 per centoO".
Per questo il giudizio di Montrone su Audiradio non può che essere fortemente preoccupato. "Di questa Audiradio - dice - non ci fidiamo più e per questo, oltre a richiedere l'immediata rivisitazione della metodologia di indagine, chiediamo che il problema venga portato all'esame dell'Assemblea Nazionale degli Scienziati Statistici, così come avvenne per l'Auditel. Sarà quel consesso a stabilire le regole di indagine, garantendo tutti, e non solo, come avviene adesso, una parte dei competitori".