Auguri per un 2010 migliore!

Editoriale del mese: dicembre 2009 –

Si conclude con questo mese di dicembre un 2009 davvero difficile per (quasi) tutti i settori economici, ivi compreso quello che ci riguarda più da vicino, ovvero quello radiotelevisivo, dei media audiovisivi e del broadcast in genere, che non è certo stato immune dalla crisi generale.

Si chiude l'anno, pertanto, con molti problemi tuttora irrisolti e un po' di “poveri” in più, tanto per capirci, ma anche con qualche speranza per un 2010 diverso e migliore.
Fin qui siamo però nelle 'banalità d'occasione'. Per quel che riguarda la situazione in specifico del settore a livello politico-strutturale, due, fra le altre, ci sembrano le tendenze evidenziate dal 2009.
Da una parte c'è il fatto, ormai indiscutibile, che il digitale terrestre, nonostante tutto, avanza davvero e che, pur fra molte contraddizioni e non pochi seri problemi, tutte le aree che dovevano effettuare lo switch off, alla fine l'hanno effettuato davvero. E non si trattava di regioni facili, se si pensa al Lazio con le sue tante Tv e alla Campania: in quest'ultimo caso, anzi, fino a qualche tempo fa un rinvio veniva dato per scontato, non solo perché la Campania - si sa - “fa sempre eccezione” ma anche per la coincidenza con il periodo natalizio.
E invece...
Chi conosce la nostra rivista sa peraltro che non siamo certo dei giornalisti acritici e che ogni mese, anzi, in un'apprezzatissima e sicuramente spesso 'pepata' rubrica riferiamo in dettaglio di tutti i problemi che insorgono in relazione al passaggio al digitale terrestre. E il materiale per riempire queste pagine 'critiche' non manca di sicuro.

In questo ambito un capitolo apposito andrebbe riservato alla situazione delle Tv locali, che è sempre più delicata. Abbiamo affrontato varie volte questo tema, che resta al centro delle nostre attenzioni; per questo - per esempio - sul prossimo numero presenteremo una lunga inchiesta su cosa è realmente successo in un anno in Sardegna, la 'regione cavia' per la DTT. Non torniamo neppure, questa volta, sullo spinosissimo tema dell'LCN, che avevamo indicato già un po' di tempo fa, purtroppo nella sostanza inascoltati, come centrale, determinante e vitale, per tutti ma soprattutto per le Tv locali. In ogni caso, per le emittenti regionali e provinciali la strada adesso è in salita e la sfida di quelle dure sul serio da superare.
Ma - per concludere davvero questa prima parte del nostro discorso - le date fissate sono dunque state rispettate e nel 2010, implacabilmente, toccherà ad altre regioni determinanti come la Lombardia e il Veneto.
Se il digitale avanza spedito, dunque, procede in maniera altrettanto decisa - ed è la seconda delle tendenze cui accennavamo - la ormai sempre più dura sfida commerciale, economica e politica fra il gruppo Murdoch con Sky da una parte e quello Mediaset (nella sostanza) dall'altro, con la Rai in un ruolo subalterno su cui questo mese non insisteremo ancora. E la sfida è a tutto campo, sul satellite (TivùSat contro Sky, almeno in prospettiva) e sul digitale terrestre (con Sky 'in azione di disturbo', in attesa di un futuro magari da protagonista), per via della notissima vicenda della chiavetta e poi di quella del canale Cielo.
Delle strategie Mediaset leggete nel nostro articolo di copertina, mentre di quelle di Sky ci riserviamo di occuparci prossimamente.
Diciamo allora - per non guastarci il periodo festivo con osservazioni di tipo diverso - che la lotta fra i due 'colossi' ha un suo effettivo fascino (da un certo punto di vista) e il fatto che poi questa lotta si intrecci, come sempre peraltro, con la politica aggiunge ancora pepe, in termini di curiosità e 'intrigo'.
Buon anno a tutti!

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