Avid Nexis/Pro, un nuovo sistema di memoria condivisa anche in 4k

Il sistema di Avid è stato lanciato dagli Studi di Radio Italia con tanti professionisti sul palco. E con Rai e Sky per le loro strategie sull’UHD

Come classificare il nuovo nato di casa Avid, presentato al NAB di Las Vegas lo scorso aprile e da noi il 31 maggio? Il suo nome, Nexis, sta per “Next Generation Integrated Storage” ma, oltre alle capacità di memoria, offre molto di più, come prestazioni da “smart hub” di rete per facile condivisione di risorse in locale e remoto, e si rivolge a una vasta utenza: editor indipendenti, piccole e grandi case di postproduzione fino ai massimi broadcaster e su ogni formato di segnale: SD, HD, 4K.

Il lancio in Italia, dagli Studi di Radio Italia, si è articolato su un’intensa giornata affidata ai principali personaggi della stessa Avid, ma poi a professionisti di Red, Magnitudo Film, Romeur Academy e Audio Specialist. Grazie inoltre alla presenza di Rai e Sky Italia, è stato fatto un preciso focus sul 4k.

Domenico Lascala ha chiarito la strategia di Rai nell’ottica di “media company” interessata non solo al video ma a cinema, web, DVD e Blu-Ray, con esigenze anche di nuove squadre e figure professionali, e ha ricordato l'ultima produzione realizzata interamente in casa, il programma “Stanotte a Firenze” un suggestivo viaggio tra musei, statue e quadri sotto la guida di Alberto Angela. Matteo Sangalli ha illustrato invece i piani di Sky nel volersi dedicare al Super HD, un passo intermedio e temporaneo prima dell’effettivo 4K, con intenzione di raggiungere però schiere di spettatori sempre più ampie.

Ed ecco infine, tornando al Nexis/Pro di Avid, le principali caratteristiche: dimensioni su doppio rack standard, memoria scalabile da 20 a 80 Tera Byte (e fino a 140 Peta Byte) con abbattimento dei tempi morti di lavoro e protezioni sui dati. Velocità massima di flusso 3,2 Gbps, connessioni di rete fino al Dual 10 Gigabit Ethernet, compatibile con numerosi switch. Il suo maggiore pregio è sembrato però l’insieme dei sistemi operativi (Windows, Mac) e piattaforme su cui lavora: Adobe Premiere, Apple Final Cut, Grass Valley Edius, Blackmagic DaVinci, oltre naturalmente a Media Composer e Pro Tools. Insomma, per Avid, quasi un ritorno al passato di quell’OMF – Open Media Framewerk – che aveva esportato l’editing non lineare dai rari (e costosissimi) computer dedicati, ai principali computer di tutto il mondo. E che adesso possono operare e interagire anche in rete.

Leggi l'articolo dedicato ad Avid sul numero di giugno di Millecanali

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