Baldassarre: “La Rai riscriverà la nostra storia”

Gran bagarre per quella che è difficile considerare solo una gaffe del presidente della Rai Baldassarre, che ha promesso “una vera e propria rivoluzione culturale” nell’azienda, anche per “riscrivere la storia d’Italia”.

Antonio Baldassarre ha avuto l'altro giorno l'infelice idea di andare a fare un discorso bello "tosto", probabilmente esplicito oltre la misura, davanti alla platea di un convegno di partito. Il convegno in questione era quello di Alleanza Nazionale dedicato alla cultura, promotore il ministro delle Comunicazioni Gasparri.

Forse galvanizzato dall'ambiente, Baldassarre è partito all'attacco su tutta la linea, dichiarando impavido: "La nuova Rai ha un programma rivoluzionario rispetto al precedente Cda: diventare garanzia di pluralismo culturale e impedire ogni discriminazione". Certo qualcuno non gradisce, per cui il Nostro teme "scontri e scioperi da parte di quei sindacati che finora hanno gestito la Rai". Niente paura, però, perché "noi andremo avanti con la forza delle nostre idee".

Ed ecco l'affondo. Forse memore delle iniziative del presidente della Regione Lazio Storace sui libri di testo, Baldassarre si dice certo che la Rai, prima del suo avvento al vertice, "garantiva soltanto una cultura e non altre. Spesso la storia non veniva raccontata come si è verificata, venivano fornite interpretazioni di parte, distorcendo i fatti e non raccontandoli così come invece sono accaduti. Abbiamo cambiato la dirigenza di Rai Educational proprio per procedere ad una ricostruzione della storia il più possibile fedele alla realtà".

Musica per le orecchie di molti esponenti e militanti di AN, forse, meno per chi pensava che uno fra i non molti meriti della Rai, negli anni, fosse stato quello di aver fatto un po' di cultura, fra mille limiti, e anche di aver raccontato agli italiani con un po' d'onestà la storia patria. Viene da pensare anche al povero Giovanni Minoli, appena nominato a Rai Educational, cui Baldassarre sembra assegnare un compito improbo, ingrato e - questo sì - davvero "di parte".

A sinistra reazioni sdegnate e violente. "Dichiarazioni inaudite" per Giovanna Melandri, "annunci squadristici" per Fabio Mussi; "Minculpop del 2000" per Gloria Buffo.

Ma soprattutto a ribellarsi con forza sono i consiglieri Rai Zanda e Donzelli, che si rivolgono ai presidenti di Camera e Senato.

Una gaffe, allora, per BaldassarreO Un po' di più: un perfetto esempio di come un presidente della Rai proprio non dovrebbe comportarsi (M. R.).

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