BBC: è proprio tempo di tagli

 

Vediamo cosa ha scritto in merito ‘Lettera 43’:

 

“È stata la stessa Bbc, giovedì 2 luglio, a twittare la ferale notizia. Il celebre network pubblico britannico, sinonimo d'informazione di qualità, si prepara ad affrontare una cura dimagrante particolarmente affilata. Circa mille posti di lavoro saranno tagliati, per far fronte a un 'improvviso' deficit di bilancio di 150 milioni di sterline (211 milioni di euro) che si profila nel prossimo biennio.

Il direttore generale della Bbc, Tony Hall, ha scritto una mail a tutti i dipendenti, spiegando i motivi di una scelta così radicale: «Dear all, I care deeply about this organisation - and the people in it. That’s why I wanted to share with you, openly and honestly, some big changes we’re making to make the BBC simpler and leaner», questo l'incipit della sua comunicazione.

Il mezzo, mai come in questo caso, è anche il messaggio: i tagli, ha spiegato Hall, si rendono necessari per far fronte al disavanzo previsto nel biennio 2016-17, dovuto in gran parte allo switch dell'audience sulla piattaforma internet. Un fenomeno certamente preso in considerazione dai vertici aziendali, ma che si è verificato con una velocità che, evidentemente, era stata sottovalutata.

Il calo dell'audience televisiva avrebbe a sua volta provocato… perdite rilevanti nelle vendite degli spazi pubblicitari. La spiegazione ufficiale data dalla Bbc è che il deficit sarebbe dovuto a perdite negli introiti derivanti dal canone. Sempre più inglesi affermano di non guardare la televisione in diretta e quindi non sono più disposti a pagare. In ogni caso, la tivù pubblica britannica è dovuta correre ai ripari. Attraverso i tagli al personale, Hall calcola di risparmiare 50 milioni di sterline. Gli interventi principali, secondo quanto annunciato, porteranno a fusioni tra divisioni interne al network e uno snellimento dei livelli di management”.

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