Il concorso di bellezza per le frequenze del dividendo digitale non va avanti in bellezza: i probabilissimi vincitori sono i soliti, con l’incognita di Sky, e per il resto se ne occuperanno i Tribunali…
In due fasi sono state aperte al ministero dello Sviluppo economico le buste contenenti le richieste dei vari operatori per l'accesso al beauty contest, con il quale verranno assegnate le sei frequenze (5 in DVB-T e 1 in DVB-H o T2) per la trasmissione in digitale terrestre.
Come ricorda il sito www.key4biz.it, «sono dieci i soggetti che hanno presentato 17 domande di partecipazione: Canale Italia; Telecom Italia Media; Elettronica Industriale (gruppo Mediaset); Sky Italia; Prima Tv; Europa Way; 3 Italia; Rai; Tivuitalia; D Box.
Secondo le anticipazioni di (Marco Mele) sul 'Sole24Ore', Ti Media è stato l'unico a presentare richiesta per la frequenza del lotto C, ovvero quello relativo alla Tv mobile (DVB-H) o allo standard DVB-T2 (tecnologia che consente una maggiore ampiezza di banda ma soprattutto la trasmissione in alta definizione).
Europa 7 ha richiesto il lotto A1 (due frequenze in banda VHF), mentre Sky Italia, D-Free, D-Box, Canale Italia e TivuItalia hanno presentato domanda per il lotto A2 (canali 25 e 23 della banda UHF). Per il lotto A3 (tre frequenze UHF) sono state presentate richieste da parte di D-Free, D-Box, Canale Italia e H3g…
In seguito, il Ministero comunicherà la graduatoria in base alla quale verranno effettivamente assegnate le frequenze.
I plichi sono stati aperti dalla Commissione, insediata dal ministero dello Sviluppo economico, composta da: Giorgio d'Amato, avvocato generale dello Stato onorario; Vincenzo Franceschelli, professore ordinario della facoltà di Economia dell'università degli Studi di Milano Bicocca; Francesco Troisi, Direttore Generale Pianificazione e Gestione delle Frequenze del Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento Comunicazioni».
Mentre si nota che in questo tanto auspicato (in sede europea) 'beauty contest' ci sono alla fine poche domande (due canali sono assegnati automaticamente, ben pochi nuovi soggetti (tanto che se lo scopo era davvero aprire l'etere a nuovi entranti, l'operazione sembra essere stata fallimentare) e singoli outsider alle prese con società di grosso rilievo tutt'altro che nuove (in direzione delle quali 'pende' naturalmente il pronostico), si può osservare che il vero interrogativo resta uno solo: Sky ce la farà o meno?
Intanto Tivuitalia si è dovuta chiamare fuori (almeno per ora): un comunicato fa sapere quanto segue:
«Screen Service comunica che la propria controllata Tivuitalia ha ricevuto indicazione dell'esclusione dal beauty contest relativo all'assegnazione delle frequenze del dividendo digitale, a causa di un vizio procedurale sull'interpretazione del bando di gara.
Tivuitalia continuerà ad operare grazie alla propria rete di frequenze in 18 regioni italiane, con una copertura che ad oggi è circa del 70% delle popolazione».
Fuori uno, dunque (quale sarà mai il vizio procedurale?), mentre solo due giorni prima Tivuitalia aveva emesso un altro comunicato:
«Tivuitalia S.p.A., società integralmente controllata dalla Screen Service Broadcasting Technologies S.p.A. - quotata al mercato MTA di Borsa Italiana e primario operatore nel settore della produzione di apparati per la trasmissione del segnale televisivo - alla luce delle ultime notizie sulla avvenuta impugnazione, avanti il TAR del Lazio del bando di gara per l'assegnazione gratuita di sei frequenze digitali nazionali, ritiene doveroso precisare di aver tempestivamente provveduto a proporre la propria impugnazione di tale bando, in quanto lesivo dei principi del pluralismo e della libera concorrenza del mercato della radiodiffusione, dichiarati e riconosciuti sia dalle autorità italiane che da quelle europee.
In generale, la formulazione del bando dal Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni non favorisce l'apertura del settore televisivo nazionale a soggetti nuovi entranti, tutelando quindi i soggetti già titolari di più reti televisive nazionali».
Come volevasi dimostrare, si procederà dopo la 'sentenza' del Ministero per le solite vie legali, strada già imboccata anche da Telecom, Sky e in extremis persino dalla Rai.
Ma ecco ieri sera, 13 ottobre, ulteriori novità. Dal novero degli ammessi è stata esclusa anche D Box (Einstein Multimedia) e dunque i giochi per la gran parte sono fatti. Ecco infatti il comunicato ufficiale del Ministero:
«Comunicazione ai sensi del punto 4.6 del disciplinare di gara per l'assegnazione dei diritti d'uso di frequenze in banda televisiva per sistemi di radiodiffusione terrestre, di cui alla delibera n. 497/10/CONS del 23 settembre 2010 dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
In data odierna, la Commissione nominata ai sensi del punto 9.1 del bando di gara ha concluso l'esame delle domande presentate nella procedura in oggetto.
I soggetti ammessi sono i seguenti:
1) Canale Italia srl (lotti A2 e A3) 2) Telecom Italia Media Broadcasting srl (lotti B1, B2 e C1) 3) Elettronica Industriale spa (lotti B1 e B2) 4) Sky Italia Network srl (lotto A2) 5) Prima Tv spa (lotti A2 e A3) 6) Europa Way srl (lotto A1) 7) 3lettronica Industriale spa (lotto A2) 8) Rai Radiotelevisione Italiana spa (lotti B1 e B2)».
Osservando le cose dall'altro punto di vista, vediamo la situazione:
Lotto A1) Europa Way (canali 6 e 7);
Lotto A2) Canale Italia; Sky Italia; Prima Tv; 3lettronica Industriale (canali 25 e 23);
Lotto A3) Canale Italia, Prima Tv (canali 28, 24 e 59);
Lotto B1) Telecom Italia Media Broadcasting; Elettronica Industriale; Rai Radiotelevisione Italiana (canale 55);
Lotto B2) Telecom Italia Media Broadcasting; Elettronica Industriale; Rai Radiotelevisione Italiana (canale 58);
Lotto C1) Telecom Italia Media Broadcasting (canale 54).
Ragioniamo un po': il canale in VHF va a Europa 7, come si sapeva; il 54, canale probabilmente T2, va a Telecom; il 58 tornerà a Mediaset (Telecom ha vinto automaticamente il 54 e non avrà altro, naturalmente); il 55 andrà alla Rai per le stesse ragioni; per il Lotto A3 restano in lizza solo Canale Italia e D-Free (Prima Tv); se vincesse quest'ultima si aprirebbe forse la strada a Sky per il Lotto A2, sempre Canale Italia e 3 permettendo.
Resta ben poca suspence, insomma, e soprattutto ci sono sempre i soliti che si sono aggiudicati i canali migliori (58 e 54), come previsto da sempre. L'esito dunque sperato - riteniamo - dal Governo e osteggiato dall'Europa, che però ha approvato queste procedure. Ora l'Europa si limiterà a prendere atto? Chissà...