Resta nel mirino delle autorità albanesi l'imprenditore romano Francesco Becchetti - patron di Agon Channel, la Tv in onda sul digitale terrestre al canale 33 - inizialmente (nei giorni scorsi) bloccato a Londra e privato del passaporto in attesa che la Gran Bretagna decida se estradarlo o meno in Albania. Sul suo capo pende un ordine di cattura internazionale emesso dalla magistratura di Tirana che lo accusa di «riciclaggio» e «falso».
La vicenda si è consumata il 26 ottobre, quando Becchetti si è presentato alla polizia britannica che gli ha notificato gli arresti domiciliari. L'uomo d'affari è stato peraltro poi rimesso rapidamente in libertà, dietro il versamento di una cauzione, ma il passaporto gli è stato ritirato fino a quando non sarà decisa (o meno) l'estradizione.
Gli inquirenti albanesi sospettano che abbia messo in piedi fra il 2007 e il 2013 «un gigantesco meccanismo di riciclaggio» e frodato il fisco per oltre 5 milioni di euro. Accuse che Becchetti rigetta «con forza».
Gli avvocati inglesi di Becchetti hanno diffuso una nota nella quale si parla di nuovo di «accuse infondate», si ricorda che l'imprenditore si è presentato spontaneamente alle autorità britanniche e si esprime la convinzione che ci siano elementi per respingere l'istanza di estradizione.
L'inchiesta di Tirana, stando ai legali, rappresenta in sostanza una forma di «pressione» ordita in risposta ai contenziosi arbitrali avviati a suo tempo da aziende di Becchetti contro lo stesso governo dell'Albania. Gli inquirenti albanesi lo accusano invece non solo di aver ripulito denaro nel Paese, ma anche di aver falsificato le carte.
Nato a Roma 49 anni fa, attivo in passato nel settore energetico (centrali idroelettriche) e della trasformazione dei rifiuti, Becchetti deve la sua notorietà mediatica proprio all'avventura di Agon Channel, fondato nel 2013 e inaugurato il primo dicembre 2014 con un fastoso gala a Milano e tanti veterani della Tv italiana reclutati per la nuova sfida: un evento in cui Simona Ventura vestì i panni di madrina e Nicole Kidman quella di guest star. Becchetti aveva del resto già investito nell'editoria cartacea in Albania, mentre in Gran Bretagna aveva acquistato una squadra della terza serie inglese, il Leyton Orient, di cui tuttora è il titolare. Ma con la Tv mirava più in alto.
Il canale - nel quale disse allora d'aver investito 40 milioni di euro - si presentava come un'alternativa alle reti generaliste puntando su figure dell'intrattenimento made in Italy come Sabrina Ferilli, Pupo o Maddalena Corvaglia. Le grane cominciarono tuttavia presto, quando uno dei primi reality show, ‘My bodyguard’, venne travolto dalle critiche. Mentre Antonio Caprarica, ingaggiato quale responsabile delle news, lasciava polemicamente la barca nel giro di pochi giorni. Poi, qualche mese più tardi, i dubbi di un'inchiesta televisiva del programma Rai 'Report'. Ora, la battaglia giudiziaria.
Intanto i motori di Agon Channel girano davvero al minimo, con tante repliche, e il collegato canale albanese (da cui aveva avuto origine l’emittente ‘italiana’) è stato chiuso.