Belle canzoni e polemiche, “perché Sanremo è Sanremo”

Al di là del suo carattere e delle polemiche con il direttore di RaiUno, Pippo Baudo questa volta era riuscito a creare l’atmosfera giusta per un Festival che negli ultimi anni sembrava interessare il pubblico più per l’avvenenza delle vallette che per le canzoni. Senonché ieri…

Un grande merito va riconosciuto a Pippo Baudo: avere riportato il Festival della Canzone italiana ad essere quello che dovrebbe essere. Un Festival della canzone, appunto, con protagoniste le canzoni, al di là del guardaroba delle vallette, delle papere, dei compensi o dei pettegolezzi.

Per quest'edizione Baudo ha bocciato testi di Nobel e teste illuminate (vedi Rita Levi Montalcini o Sanguineti), ha lasciato a casa figli d'arte che non lo convincevano, ma ha centrato l'obiettivo: creare l'atmosfera che spesso in passato circondava l'evento.

Il direttore artistico ha portato sul palco dell'Ariston canzoni "impegnate" e di qualità, che conquistassero la giuria di qualità ma anche e soprattutto il pubblico. Non stiamo parlando solo del vincitore Cristicchi con "Ti regalerò una rosa" ma anche dei testi proposti da Fabio Concato, Fabrizio Moro, del ritorno con stile di Johnny Dorelli o della canzone che ben valorizzava la voce di Antonella Ruggiero. Non è un caso che classifiche uscite dal voto delle tre giurie (di qualità, popolare e demoscopia) in gran parte coincidessero.

La maggior parte di quanti parlavano del festival, quest'anno, lo facevano alludendo alle canzoni, ai testi, commentando questa o quell'altra melodia. Neanche le 500 rose di Cassano alla Hunziker sono riusciti a distogliere l'attenzione dalle canzoni. Inoltre, proprio a proposito di Michelle Hunziker, Baudo ha saputo scegliere la partner giusta che, pur sempre con quel suo eterno sorriso stampato in faccia, sia che conduca "Striscia la notizia" o che commenti i devastanti danni dell'uragano Katrina, ha saputo abilmente fargli da spalla, riuscendo anche a prendersi in giro al momento giusto.

Gli ascolti hanno premiato con uno share medio del 47,7%, ben superiore a quello del Festival 2006, ma più basso dell'edizione (ahimè, qui sta la nota dolente) di Bonolis (anche per la serata finale con una media del 54,27% di Pippo contro il 55,08% di media della serata finale del 2005).

Questo non toglie che Baudo abbia forse esagerato con le polemiche del giorno dopo. Sappiamo bene che a Sanremo la pressione è forte, che la polemica appartiene al personaggio e mettere insieme Baudo e Del Noce (come dimostrano i precedenti) ha sempre fatto scoppiare la scintilla ma nessuno dei due ha saputo mantere la calma.

All'ultimo incontro con i giornalisti in sala stampa, presente il direttore di RaiUno e mentre la tensione si tagliava con il coltello, Baudo ha lanciato la frecciata, molto diretta, a Del Noce che in una cena con il direttore delle relazioni esterne della Rai Guido Paglia, a Festival ancora in corso, avrebbe parlato (stando a quanto raccontato da Luca Dondoni di 'La Stampa' e R101) di Paolo Bonolis come effettivo conduttore (per quanto lo riguarda) del festival per il 2008. Del Noce smentisce solo parzialmente ma Baudo non è soddisfatto, perché, si sa, il mondo dello spettacolo ha le sue regole.

"Io non avrei mai parlato di altri personaggi quando ce n'è uno sulla scena. Qualsiasi smentita non mi soddisfa. Se RaiUno non mi vuole me ne vado a RaiDue o a RaiTre, ho un pubblico che mi segue" - ha detto Baudo, per concludere con la caduta di stile sulla vicenda Calipari, che avrebbe favorito Bonolis due anni fa.

Il giorno successivo al Festival, Baudo, che già si era giocato tutto nei giorni precedenti, ha vuotato il sacco sparando a zero su tutti. Dopo essersela presa con i comici giorni prima (da lui stesso invitati sul palco dell'Ariston) ha portato avanti la lite con Del Noce e il suo giorno del trionfo è diventato il giorno dello sfogo. A "Domenica in", ha guardato dritto nella telecamera e se l'è presa con i politici, colpevoli di prendersela con il presentatore di Sanremo (e con i suoi compensi) invece di pensare ai problemi della gente.

"Non mi sono mai voluto occupare di politica perché non ne sono capace (si ricorda però una sua possibile candidatura alla Regione Siclia per il centro-sinistra, tramontata in extremis; Ndr.), mi piacerebbe che ci fosse qualcuno che avesse la capacità di farlo. Pagherò le conseguenze, forse mi cacceranno un'altra volta dalla Rai: andrò porta a porta per chiedere asilo politico".

E poi bordate contro Prodi e Gentiloni e la sua riforma, ma ce n'è stato anche per Mediaset. Immediate sono arrivate le repliche dei partiti politici ma anche la solidarietà del pubblico al Pippo nazionale (che almeno per ora sembra aver escluso un suo ritorno a Sanremo).

E come cantava Milva, altro grande ritorno al Festival, "The show must go on" con o senza Baudo. Ma Del Noce dovrebbe ricordare che a scegliere il conduttore del Festival non è solo il direttore di RaiUno ma anche il direttore generale, in accordo con il Cda (Elena Romanato).

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