Ben Ammar entra in Rainbow acquistando per ora il 2% della società guidata da Igino Straffi candidata alla Borsa. Inoltre acquisisce Eagle e punta a Lux Vide. Svilupperà poi la sua attività televisiva con D-Free.
Il finanziere franco-tunisino, produttore cinematografico, a lungo consigliere di amministrazione di Mediaset e dal 2003 nel consiglio di Mediobanca, amico di Berlusconi e Murdoch, ha rilevato il 2% della Rainbow entrando nel Consiglio d'Amministrazione della società marchigiana. Igino Straffi, azionista di controllo di Rainbow, ha firmato in proposito un accordo con Prima Tv, società controllata da Tarak Ben Ammar.
Il prezzo è quello che verrà determinato per l'offerta globale e l'accordo ha efficacia ed è legato all'emissione del provvedimento di inizio delle negoziazioni in Borsa della stessa Rainbow, previsto nelle prossime settimane (dopo qualche rinvio).
Stipulato anche un patto parasociale tra Straffi, Prima Tv e Ben Ammar - in vigore anche questo a partire dalla quotazione - e un impegno a mantenere le azioni in portafoglio per almeno 12 mesi. Secondo molti, Ben Ammar, improvvisamente vivacissimo nell'investimento nei media italiani dopo la discussa vicenda di Sportitalia (lanciata con forza, poi ridimensionata, con cessione dei canali a Mediaset e quindi buoni guadagni, si dice esentasse, per lo stesso Ben Ammar), mirerebbe comunque a quote ben maggiori della società di produzione marchigiana.
Rainbow è la società di produzione che ha creato le Winx, fatine che hanno fatto impazzire milioni e milioni di bambine in tutto il mondo. Le avventure di Musa, Flora, Tecna, Bloom e Stella sono seguite in 130 Paesi del mondo e quello delle Winx è stato il primo cartone animato Made in Italy venduto negli Usa. Dal cartone è nato un merchandising che copre tutti i settori merceologici (dai giocattoli all'editoria, dall'abbigliamento agli articoli di cartoleria) e ha permesso all'azienda marchigiana di chiudere il 2006 con 32 milioni di ricavi
Intanto Ben Ammar ha anche acquisito nei giorni scorsi il 92% della società di distribuzione cinematografica italiana Eagle Pictures, già dei frattelli Dammicco, bisognosa di rilancio. Tarak ha annunciato alle Giornate Professionali di Cinema di Sorrento la produzione e la distribuzione di sei film italiani all'anno come obiettivo primario e il nuovo organigramma della compagnia: Jacopo Capanna sarà il direttore generale, mentre Marco Lombardo, che da trent'anni lavora con Ben Ammar nel cinema, avrà la carica di amministratore delegato.
Il finanziere ha acquisito Eagle sempre tramite la controllata (al 95%) Prima Tv e insieme alla Banca d'affari Interbanca, con un investimento che si aggira sugli 85 milioni di euro. L'acquisto della società dei fratelli Ciro e Stefano Dammicco, in difficoltà finanziarie, farebbe parte di un'ampia strategia che ambisce a far concorrenza alla case cinematografiche americane nella distribuzione di film nei maggiori Paesi europei: dopo l'ingresso nell'americana Weinstein Company, Tarak, insieme alla banca d'affari americana Goldman Sachs e ad altri partner finanziari, ha acquistato infatti la canadese Alliance Film, proprietaria del distributore britannico Momentum e di quello spagnolo Aurum. Insieme a loro e alla società di distribuzione francese di Ben Ammar, la nota Quinta Communications, Eagle farà parte del gruppo cinematografico paneuropeo Alliance Film Europe.
Inoltre Tarak mirerebbe alla maggioranza della Lux Vide della famiglia Bernabei (produzione Tv) e sembra volere rilanciare con cura il bouquet televisivo digitale D-Free (vedi la notizia di venerdì scorso sui mux Mediaset), affidati alla cura di Elettronica Industriale sul piano tecnico, anche con una serie di canali a pagamento.