Nuove ‘grandi manovre’ nel mondo delle Tv. Silvio Berlusconi ha deciso – a quanto pare – di vendere una quota rilevante di Mediaset, pari al 16,68%. Con questa mossa la quota azionaria sotto il suo controllo (attraverso la holding Fininvest) passerà dal 50,99 a circa il 34%. Non è ancora chiaro a chi verrà ceduta esattamente la quota azionaria. Si parla comunque di “investitori istituzionali, sia italiani che stranieri”, anche se c’è anche chi pensa che il Cavaliere venderà invece a qualche “ami…
Nuove 'grandi manovre' nel mondo delle Tv. Silvio Berlusconi ha deciso - a quanto pare - di vendere una quota rilevante di Mediaset, pari al 16,68%. Con questa mossa la quota azionaria sotto il suo controllo (attraverso la holding Fininvest) passerà dal 50,99 a circa il 34%.
Non è ancora chiaro a chi verrà ceduta esattamente la quota azionaria. Si parla comunque di "investitori istituzionali, sia italiani che stranieri", anche se c'è anche chi pensa che il Cavaliere venderà invece a qualche "amico fedele".
Con questa mossa, comunque, Silvio Berlusconi non rischierà poi molto. Incasserebbe infatti, più o meno, 2,2 miliardi di euro (se consideriamo l'attuale andamento azionario dei titoli Mediaset) per una buona fetta di azioni dell'azienda, anche se in Borsa ieri le cose non sono andate bene.
Ovviamente, con questo annuncio il processo di cessione delle azioni, curato da JP Morgan, è solo agli inizi. Ci vorranno più o meno 5 o 6 mesi prima che l'iter di controlli e approvazione degli organismi competenti sia concluso.
Subito si è voluto vedere nella mossa del Cavaliere un risvolto politico ma va valutato anche (e soprattutto) l'elemento economico-finanziario. Come spiega il comunicato di Fininvest (che è la società di Berlusconi che attualmente detiene il 50,99% delle azioni Mediaset), con le risorse che si renderanno disponibili con questa operazione Fininvest potrà "azzerare le proprie passività finanziarie e contare su una rilevante liquidità da destinare a possibili nuovi investimenti".
Per ciò che riguarda invece il risvolto politico, molti vedono nell'operazione una mossa pre-elettorale. Si vocifera che la decisione sia stata presa tra una cerchia ristretta di persone direttamente a Palazzo Chigi e che i manager Mediaset siano stati tenuti all'oscuro fino all'ultimo. Va detto peraltro che Adreani e Confalonieeri hanno emesso ieri, a nome di Mediaset, una nota di plauso per l'operazione.
Spesso Berlusconi è stato attaccato per il doppio ruolo di Presidente del Consiglio e magnate televisivo; ora si ritiene che, dopo la batosta delle Regionali, il Cavaliere abbia pensato di dimostrare agli italiani di voler risolvere il conflitto di interessi, come promesso nel "contratto con gli italiani". Ma il conflitto di interessi non appare affatto risolto, perché con il possesso del 34% delle azioni Berlusconi avrebbe sempre il controllo e un'ampia capacità di manovra in Mediaset.
C'è poi - forse - un'altra motivazione, ricollegabile alla famiglia di Berlusconi e in particolare ai suoi figli. Più volte i figli Marina e Piersilvio - ma il condizionale è d'obbligo, in questo caso - avrebbero fatto pressioni sul padre perché scegliesse tra politica e azienda. Ma resterebbe, in questo quadro, una loro contrarietà alla cessione dell'azienda in mani estranee alla famiglia.
In più si sa che al Cavaliere preme "sistemare" anche i tre figli minori avuti dal matrimonio con Veronica Lario e ridistribuire le quote aziendali anche a quella parte di famiglia (Barbara, Luigi ed Eleonora), che fino ad ora è sempre rimasta fuori dagli affari.
Questa la complessa situazione inerente questa operazione Fininvest-Mediaset, in attesa di altri particolari. Ma su un altro fronte c'è una situazione altrettanto importante da seguire.
Confermando molte voci che circolavano da qualche giorno negli ambienti Tv, 'Il Sole 24 Ore' ha confermato che esistono dei contatti fra Telecom Italia Media (La7) e il gruppo di Telemarket per un'eventuale cessione della importante rete nazionale di Corbelli al gruppo di Tronchetti Provera, forse giunti anche ad uno stadio avanzato.
Anche qui non resta che attendere gli sviluppi della situazione, in un mondo televisivo dove dopo la Gasparri sta davvero cambiando tutto, e molto rapidamente.