Bielorussia: ci scrive l’Ambasciatore

Abbiamo dedicato molta attenzione in questi mesi ed anni alla situazione in Bielorussia, raccontando di molte situazioni ‘critiche’ in un Paese poco conosciuto fuori dai suoi confini ma pienamente europeo e neppure troppo lontano. Ora ci scrive l’ambasciatore in Italia…

Ecco la lettera che abbiamo ricevuto dall'ambasciata di Bielorussia in Italia e che volentieri ospitiamo:

«Gentile Signor Roffi,

Le scrivo in merito all'articolo, firmato da Elena Romanato, 'Bielorussia: sotto controllo anche internet' apparso in data 7 febbraio 2013 (in realtà: 7 gennaio; N.d.R.) sul sito www.millecanali.it.
L¹articolo, a giudicare dal titolo, avrebbe dovuto affrontare il tema di 'controllo di internet' in Bielorussia. Di sostanza, però, lì c'è una sola citazione di un 'manager di Index of Censorship', secondo cui in Bielorussia alcune esternazioni nei confronti del Presidente della Repubblica e di altre Autorità potrebbero comportare responsabilità penale. Una banalità, premesso che anche in tanti Paesi comunitari la legge penale prevede sanzioni severe per chi offende l'onore e il prestigio del Capo dello Stato o di altre Autorità. E, tra l'altro, non mancano casi di detenzioni dei trasgressori.

Tornando all'articolo, si resta sbigottiti di fronte alle statistiche delle 'persecuzioni' riportate, che, difatti, non sembrano scaturire dal 'controllo di internet'. Altro che! Mentre per i 12 giornalisti avvertiti dalle procure si tratterebbe di un semplice fatto che in Bielorussia, come in tante altre parti del mondo, vige un obbligo di accredito per gli inviati dei media stranieri, in altri 'eclatanti' casi di 'interrogatori' o 'detenzioni' e 'arresti' non sembra chiaro se siano del tutto riconducibili alle attività giornalistiche.

Quindi, tanto fumo. Chiediamocene il motivo. Che, a nostro avviso, sta nel modo profondamente sbagliato e dannoso di credere un esercizio facile e senza impegni denigrare e deridere Paesi sconosciuti ma comunque ritenuti 'lontani', 'piccoli' e 'poveri'. E invece il mondo di oggi, sempre più piccolo e interconnesso, grazie all'internet, ma anche ad altri fattori, come, ad esempio, la criminalità e il terrorismo internazionale, richiede da chi scrive più saggezza e responsabilità nel giudicare altri Paesi.

Le sarò grato, gentile Signor Roffi, se questo commento potrà essere pubblicato sul sito di 'Millecanali'.

Evgeny Shestakov

Un piccolo commento, a questo punto. La lettera è cortese e cerca di tranquillizzare sulla situazione in Bielorussia, per cui l'unico problema è che il Paese è poco conosciuto, che si fanno facili critiche e si sparge tanto fumo.
Non vogliamo aprire un dibattito con l'Ambasciatore, che cerca di svolgere al meglio il suo compito, naturalmente, e di tutelare l'immagine del suo Paese. Diciamo che testimonianze e informazioni da noi raccolte da varie fonti raccontano una realtà un po' diversa e che questa, ovviamente, è la versione 'ufficiale' dei fatti, in tutti i sensi.

Non dubiti l'Ambasciatore. Continueremo a seguire con molta attenzione la situazione in Bielorussia e quella dei suoi abitanti e non saremo di sicuro né superficiali né disattenti. Cercheremo effettive notizie, però, proprio come abbiamo fatto finora (Mauro Roffi).

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