Febbraio è stato il mese che ha promosso il cinema del reale con l'iniziativa di Doc/it Associazione Documentaristi Italiani "Il Mese del Documentario". In sei città italiane sono stati proiettati otto documentari già premiati al Festival dei Popoli 2016 e in altre importanti rassegne internazionali . Vincitore del Premio del Pubblico è stato il lavoro di Claudio Casazza, Un altro me, girato nella casa di reclusione di Bollate (MI)
“Il Mese del Documentario ha tra le sue principali caratteristiche il fatto di essere presente, in contemporanea, in numerose città Questo ci ha offerto una fotografia delle varie e differenti esigenze delle sale italiane in rapporto al pubblico. Un pubblico attento e sensibile, curioso verso il mondo e le sue storie e desideroso di un intrattenimento che muove sentimenti, riflessioni, risate. Un pubblico in divenire, che scopre e sperimenta nuove fruizioni, nuove tecnologie. Il pubblico di cui parlo non è una nicchia ristretta, ma è il grande pubblico”. Così il coordinatore de "Il Mese del Documentario", Davide Morabito, ha commentato la quarta edizione dell'iniziativa, che si è svolta dal 23 gennaio al 19 febbraio 2017 in sei tra le principali città italiane - Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino e Senigallia - raccogliendo oltre 2.000 spettatori.
“Il Mese del Documentario” è un evento di Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani, in collaborazione con Casa del Cinema di Roma e quest’anno con il determinante sostegno di SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori e della Regione Lazio, il patrocinio di Rome City of Film Unesco e in partnership con La Compagnia, Rai Cultura e Mymovies. Diretta da Pinangelo Marino (Direttore Quaderno del Cinemareale) e coordinata da Davide Morabito (Direttivo Doc/it), la rassegna ha proposto eventi ad hoc per i titoli in programma e masterclass (Sabina Guzzanti, Pippo Del Bono, Carlo Carlei e Antonietta De Lillo tra i relatori). Le sale cinematografiche interessate dal calendario delle proiezioni (che nella precedente edizione hanno registrato oltre 7000 presenze) sono state: la Casa del Cinema di Roma, a Milano il Cinema Beltrade e CineWanted, il Cinema Gabbiano a Senigallia in provincia di Ancona, a Firenze La Compagnia, a Torino il Cinema Fratelli Marx e infine a Bologna presso la Cineteca di Bologna – Cinema Lumière.
Per il direttore artistico Pinangelo Marino, l'obiettivo dell'iniziativa è “produrre le basi perché una rete di realtà territoriali e internazionali possa agevolare una crescita significativa del pubblico della sala (…) Nel tempo in cui il cinema documentario si impone come una vera e propria lingua nuova, forza rigenerante per un intero settore professionale, per il mondo culturale e politico di un paese, si deve cominciare a riconoscere proprio in quel tipo di immagine e di racconto della realtà che supera i confini di una definizione categorica, la traccia dell’incontro forse più vero, e talvolta più sofferto, che sta avvenendo tra l’individuo contemporaneo e il mondo circostante, profondamente trasformato”.
Questi i film della rassegna: Weiner (USA, 2016, 100′) di Josh Kriegman e Elyse Steinberg, ritratto del discusso politico statunitense durante la sua ultima avventura politica (vincitore del Sundance Festival 2016 e in corsa per l’Oscar 2017). You have no idea how much I love you (Polonia, 2016, 75′) di Paweł Łoziński dove madre e figlia sono filmate durante le loro delicatissime sessioni di psicoterapia (in concorso a Idfa e tra i premiati al Festival dei Popoli 2016). The dreamed ones (Austria, 2016, 89′) di Ruth Beckermann, che riporta la corrispondenza che ha coinvolto due fra i più grandi poeti del Novecento, Ingeborg Bachmann e Paul Celan (vincitore del Concorso Internazionale al Filmmaker Festival di Milano, in selezione al Torino Film Festival, premiato al Cinéma du Réel 2016). Pescatori di corpi (Svizzera, 2016, 64′) di Michele Pennetta, girato su un peschereccio fuorilegge del canale di Sicilia, tra naufragi e malavita (in concorso al Festival del film Locarno 2016 “Cineasti del presente”). Les Sauteurs di Moritz Siebert, Estephan Wagner e Abou Bakar Sidibé che racconta le storie dei migranti che si ammassano a Melilla, un’enclave spagnola in Marocco (premiato al Festival di Berlino e in selezione al Biografilm nel 2016). E infine tra le opere in calendario anche due lavori italiani. Un altro me (Italia, 2016, 82′) di Claudio Casazza, girato nella casa di reclusione di Bollate (Milano) dove ha luogo il primo esperimento italiano di “trattamento intensificato” per responsabili di violenze sessuali. E Castro di Paolo Civati (Italia, 2016, 82′), che racconta questo rifugio degli esclusi a Roma, una torre di Babele dai mille accenti. Ad aggiungersi a questi titoli, come evento speciale, la proiezione di The Rolling Stones olé olé olé!: a trip across latin america per la regia di Paul Dugdale (UK, 2016, 105′), il ritratto della band presentato in Selezione Ufficiale all’ultima Festa del Cinema di Roma.
A vincere il Premio del Pubblico è stato Un altro me. Il lavoro di Claudio Casazza, prodotto da Enrica Capra per Graffiti Doc, era stato presentato nel Concorso Internazionale al Festival dei Popoli 2016, dove aveva vinto il premio “MyMovies dalla parte del pubblico” per la categoria Concorso Internazionale. “Realizzando questo film avevo sempre voluto che ‘Un altro me’ fosse anche un dialogo con il pubblico ed è sorprendente che un film girato tra le mura di un carcere sia così “aperto” alle diverse letture", ha commentato Casazza. "Credo che il documentario non rappresenti solo un dialogo a due che si instaura tra condannati e terapeuti, ma è costantemente un dialogo anche con lo spettatore perché ciascuno possa farsi delle domande, avere il proprio percorso di consapevolezza e trarne le considerazioni che vuole”.
Tra i protagonisti del Mese del Documentario, oltre ai film in concorso, ci sono state anche personalità del cinema e della cultura italiana, che hanno animato la kermesse con incontri e masterclass. Tra loro: Federica di Giacomo, Pippo Delbono, Massimo D’Anolfi, Martina Parenti, Antonietta De Lillo, Carlo Carlei, il collettivo ZimmerFrei, David Moscato, Markus Nikel, Rosario Di Girolamo, Kotiomkin, Sabina Guzzanti, Daniele Costantini, Walter Quattrociocchi, Paolo Butturini, Haider Rashid, Andrea Giansanti.