Bilancio positivo per le attività digitali di Rai Pubblicità

Andamento positivo per le attività digitali di Rai Pubblicità, il cui trend è in crescita costante. Il buon risultato è determinato dall'efficiente sinergia tra tutte le piattaforme digitali Rai - web, smart Tv e mobile - e dal carattere totalmente gratuito dei servizi offerti

Le app dell’universo Rai hanno totalizzato 13,5 milioni e mezzo di download. Di questi,  8 milioni riguardano l’app Rai.tv, oltre 1,4 milioni l’app di Radio Rai e oltre 800 mila quella di Rainews, segnando un +24% su analogo periodo 2015. Una crescita rilevante determinata da punti di forza quali l’ottima sinergia tra tutte le piattaforme digitali di Rai (web, smart tv e mobile) e la totale gratuità di servizi e di contenuti per gli utenti.

Le app sono in grado di coinvolgere attivamente gli utenti italiani che accedono con costanza alle applicazioni soprattutto in concomitanza con alcuni grandi eventi sportivi disponibili in diretta su Rai.tv: mercoledì 27 gennaio per la gara di andata della Tim Cup Juventus – Inter l’app Rai.tv ha totalizzato circa 500.000 visualizzazioni in tutta la giornata, mentre mercoledì 2 marzo per la gara di ritorno le visualizzazioni sono state quasi 400.000. Dati che assumono un significato particolare in previsione degli Europei di calcio in occasione dei quali Rai trasmetterà 27 partite in simulcast, considerando anche le ottime performance ottenute durante gli ultimi Mondiali di calcio.

Ma l’app Rai.tv non è solo calcio: durante il Festival di Sanremo le visualizzazioni hanno raggiunto il milione circa, da parte di utenti che hanno potuto guardare non solo la diretta in simulcast, ma anche rivedere le performance degli artisti dai video on demand.

Dicono in Rai Pubblicità: «Importanti infine sono anche i nostri progetti crossmediali di Product Placement e le Inziative Speciali che, inserendo armonicamente il brand nel percorso narrativo di programmi di intrattenimento e fiction, ne aumentano il ricordo e la familiarità senza distogliere l'attenzione dal prodotto editoriale».

 

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