Bologna: Rete 7 a Spallanzani

Rete 7, la Tv bolognese che costituiva il pezzo più pregiato del fallimentare polo televisivo di Gazzoni Frascara ÉTv, dovrebbe finire per 6 miliardi a Nino Spallanzani, poliedrico imprenditore reggiano

(Interacciai, Privata Leasing, Inagra) già titolare di Radio Erre, della rivista 'Collezionare' e soprattutto delle altre emittenti Teletricolore (Reggio Emilia; è quella 'originaria') e Antenna 1 (di Modena, acquistata pochi mesi fa proprio dallo stesso Gazzoni in quanto 'altra componente' di ÉTv).

Direttore responsabile della nuova realtà regionale sarà Giovanni Mazzoni, attualmente già a capo di Antenna 1 e di Teletricolore; sarà sempre lui, a quanto sembra, a prendere il posto di Fabio Raffaelli a Rete 7, che ha gestito per conto di Gazzoni questa travagliatissima ultima fase della vita di ÉTv, non solo come direttore giornalistico ma anche come 'manager' di fatto.

Mazzoni ha spiegato che il progetto di Spallanzani prevede un forte impegno nell'informazione regionale, oltre che nello sport, con un palinsesto ricco di calcio e basket e nell'ottica di un annunciato rientro in Auditel Tv Locali.

L'orientamento politico dell'emittenteO Secondo Mazzoni sarà sicuramente "cattolico", ma senza "esagerazioni"; il tg "nazionale" verrà comunque fornito da Sat 2000 e dovrebbe essere mantenuto il logo regionale di Étv (ma non è detto...).

Spallanzani, a supporto della nuova struttura acquisita, conta di raccogliere intorno ai 4 miliardi dalla pubblicità su Teletricolore e Antenna 1 e otto circa da Rete 7-ÉTv, di cui si sta attualmente rimettendo a punto la concessionaria interna.

Spallanzani in questo modo ha infine eliminato dalla scena Giorgio Panto (Antenna Tre Veneto e Tele Alto Veneto), che per qualche giorno (e soli pochi giorni fa) era parso molto vicino alla 'conquista' di Rete 7, ma poi aveva dovuto tornarsene 'con le pive nel sacco' nella sua Treviso.

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