Bondi: “Cinecittà ha cancellato il debito”

In un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ del 3 dicembre scorso realizzata da Marco Mele, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi ha fatto il punto sulla situazione finanziaria di Cinecittà Holding dopo la cessione del gruppo Mediaport, perfezionata il 28 novembre, alla Farvem Real Estate, che fa capo al produttore Massimo Ferrero. “Siamo riusciti a ottenere che non vi saranno licenziamenti collettivi per i prossimi tre anni, salvando 218 posti di lavoro. Il tutto in pieno accordo…

In un'intervista a 'Il Sole 24 Ore' del 3 dicembre scorso realizzata da Marco Mele, il ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi ha fatto il punto sulla situazione finanziaria di Cinecittà Holding dopo la cessione del gruppo Mediaport, perfezionata il 28 novembre, alla Farvem Real Estate, che fa capo al produttore Massimo Ferrero. "Siamo riusciti a ottenere che non vi saranno licenziamenti collettivi per i prossimi tre anni, salvando 218 posti di lavoro. Il tutto in pieno accordo con i sindacati" - ha detto il ministro Bondi.

"Quando mi sono insediato ho trovato la Holding in gravi condizioni economiche, con oltre 65 milioni di debiti. Ho nominato Gaetano Blandini amministratore unico della società che, sei mesi dopo, ha quasi sanato l'intero debito ed è avviata al pareggio di gestione - ha spiegato il responsabile del dicastero della Cultura - . È un fatto di grande moralità risanare e salvare Cinecittà, che rischiava di crollare sotto il peso dei debiti (dei 65,8 milioni erano 38,8 quelli di Mediaport); dal 2009 il debito consolidato sarà ridotto a 8,8 milioni, dopo la cessione delle azioni di Cinecittà Studios".

Bondi ha poi spiegato, sempre nel corso dell'intervista a Mele, la nuova 'mission' del Gruppo Pubblico dopo la vendita di Mediaport che procurava una perdita gestionale di 5,7 milioni: "Abbiamo fatto la nostra parte per il risanamento economico rendendo così possibile alla Holding di esercitare la propria funzione nell'interesse generale del cinema italiano, sollevandola da funzioni improprie. Lo farà, peraltro, ricevendo meno risorse rispetto al passato: negli anni precedenti il contributo ministeriale era di 30 milioni, è sceso a 16 milioni e mezzo.

I servizi del gruppo sono stati centralizzati e le consulenze cancellate, costavano circa 300mila euro. La Holding sarà il braccio operativo dell'Amministrazione, ad esempio sugli incentivi fiscal".

Altre novità per la promozione del nostro cinema all'estero e per Filmitalia: "Ci stiamo muovendo per costituire uno strumento insieme al ministero degli Affari Esteri e a quello dello Sviluppo economico, sul modello di Unifrance, insieme ai privati. Il progetto prevede la costituzione di una Fondazione, che agirà in convenzione con le tre amministrazioni interessate. Tale strumento, però, richiede tempo: prevediamo di renderla operativa entro il 2010. Nel frattempo Filmitalia sarà fusa per incorporazione in Cinecittà Holding, al cui interno un comitato tecnico, costituito insieme ai privati, presenterà un programma ai tre ministeri interessati, in attuazione dei loro indirizzi".

Il responsabile del dicastero della Cultura sta infine attendendo in queste ore il via libera dell'Unione europea sugli incentivi fiscali a favore del cinema.

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