Paolo Bonolis rivendica la proprietà del programma ‘VotAntonio’, in partenza stasera, su cui RaiDue punta molto per recuperare audience.
Al momento della partenza in prima serata su RaiDue di 'VotAntonio' (alla fine la data del 7 maggio è stata rispettata, nonostante siano alle viste le elezioni amministrative), tutti si chiedono di chi sia realmente il programma. Se sia un format di Einstein Multimedia, dall'inglese "Vote for me", o se sia invece un programma di Paolo Bonolis e Stefano Magnaghi.
Bonolis ha infatti rivendicato i diritti, titolo compreso, della nuova trasmissione condotta da Fabio Canino, che a sua volta sarebbe ispirata ad un format inglese. "È un'idea di un reality, un'invenzione elaborata da me e dal mio amico Stefano Magnaghi - ha detto Bonolis in un'intervista al 'Radiocorriere Tv' - e depositata presso lo studio del notaio Pocaterra. Diamo indicazioni precise, è meglio. Depositammo il format, ben strutturato, e con questo titolo, il 3 gennaio 2000. Pratica 62652".
Einstein Multimedia si difende dichiarando di "produrre legittimamente e in esclusiva" per l'Italia il format Tv "Vote for me" su cui si basa VotAntonio".
Per ora Bonolis non sembra intenziooanto a procedere legalmente. Prima di prendere una decisione vuole vedere il programma ed eventualmente rivolgersi alle autorità competenti. "A suo tempo io e Magnaghi ne parlammo a Mediaset e alla Rai - ha detto sempre al 'Radiocorriere Tv' - . RaiUno non poteva fare un reality sulla politica: l'idea era di selezionare candidati, presi tra la gente comune, interessati a esporre i loro progetti politici e a candidarsi alle elezioni. A Canale 5 erano indecisi. Ora sono passati alcuni anni, il fatto che il programma su RaiDue abbia lo stesso, identico titolo non lascia presagire niente di buono. Vorrei evitare di trovarmi in futuro in una situazione paradossale; essere accusato, il giorno che realizzassi il mio format, di avere copiato qualcosa che è arrivato sette anni dopo la mia idea!".
Bonolis ha inoltre minacciato che potrebbe scapparci un "articolo 700", cioè un provvedimento della magistratura per bloccare il programma, se dovesse essere troppo simile a quello depositato dal conduttore de "Il senso della vita".
Le cose sembrano complicarsi per Marano che sta cercando di dare una certa identità a RaiDue, ovvero Teleisola...