La situazione è inquietante e gli editori che contavano su un pagamento almeno in queste settimane dei ‘famigerati’ contributi all’emittenza locale 2015, fondamentali per molti bilanci, non possono che essere molto arrabbiati e inquieti. Nello stesso tempo continuano gli interrogativi sul Regolamento (attesissimo) che deve fissare i ‘nuovi paletti’ per i contributi 2016 (che dovevano essere anche ‘rafforzati’ dalle nuove regole sul canone Tv), con l’effetto che tutto si allontana in un futuro sempre più lontano.
La grave situazione - che il Governo in teoria dovrebbe pur affrontare con qualche provvedimento ‘d’emergenza’ - è stata così sintetizzata da un esauriente articolo di ‘TeleRadiofax’, il periodico di Aeranti-Corallo. Eccolo:
“Con riferimento alla problematica dei contributi per l’emittenza locale, Aeranti-Corallo ritiene inaccettabile che non siano stati ancora corrisposti i contributi relativi all’anno 2015, che non sia stato ancora emanato il bando per i contributi 2016 e non sia stato ancora approvato lo schema del nuovo Regolamento.
Allo stato attuale, è evidente che l’emanazione del nuovo Regolamento, molto difficilmente potrà avvenire prima della fine del corrente anno (lo schema di Regolamento, dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, deve essere esaminato dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni Parlamentari competenti, per l’espressione dei relativi pareri; quindi, deve tornare al Consiglio dei Ministri per l’emanazione, essere vistato dalla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta Ufficiale).
Ne consegue che, molto difficilmente l’erogazione dei contributi 2016 e 2017, potrà avvenire prima della fine dell’anno 2018, inizio anno 2019.
Tra l’altro, in ipotesi di elezioni anticipate, l’iter procedurale di emanazione del nuovo Regolamento potrebbe non essere completato, con ogni evidente conseguenza.
Occorre, infine, considerare che la legge 208/2015 prevede che le attuali norme relative al sistema di contribuzione (legge 448/98 e s.m.i.) vengano abrogate con effetto a decorrere dalla data in cui entrerà in vigore il nuovo Regolamento.
Ne consegue che non sembra esservi certezza giuridica circa la possibilità di ottenere i contributi 2016 sulla base del nuovo emanando Regolamento, ma che, diversamente, sarebbe stato necessario emanare il bando sulla base della normativa di cui alla legge 448/98 ancora vigente.
Stante la gravità della situazione, il Comitato esecutivo di Aeranti-Corallo sta valutando le iniziative da intraprendere a tutela della posizione dell’emittenza locale”.
Anche il sottosegretario Giacomelli ha spiegato la situazione in sede parlamentare, senza indicare (si spera solo per ora) soluzioni:
“Lo scorso 14 febbraio si è, frattanto, svolta una comunicazione del Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, alla Commissione Lavori pubblici, Comunicazioni (VIII) del Senato.
In tale sede, Giacomelli si è, tra l’altro, soffermato sulla questione dell'assegnazione dei contributi alle emittenti locali e del relativo iter, nonché sullo stato di avanzamento dell'iter di approvazione del regolamento di riforma in materia.
Per quanto riguarda i contributi televisivi relativi all’anno 2015, Giacomelli ha evidenziato che il Ministero dello sviluppo economico, lo scorso 6 dicembre, ha emanato i relativi decreti di riparto, inviandoli alla Corte dei conti per il conseguente visto. Il ritardo nell'adozione degli atti è dovuto - ha spiegato il Sottosegretario - ai ritardi nella definizione delle graduatorie regionali da parte dei Corecom, in particolare quello della Regione Molise che, a seguito di una pronuncia del Tar di Campobasso, ha dovuto redigere una nuova graduatoria.
Tale vicenda, secondo Giacomelli, conferma la necessità di adottare quanto prima il nuovo regolamento previsto dall'articolo 1, comma 5, della legge n. 198 del 2016, proprio al fine di snellire una procedura che si è rivelata troppo complessa e ridurre anche il numero eccessivo di soggetti competenti, che non consente un vaglio adeguato delle richieste di assegnazione dei contributi, come richiesto invece dalla Corte dei conti.
Per quanto riguarda, poi, il nuovo regolamento, Giacomelli ha evidenziato che il Ministero dello Sviluppo economico ha predisposto il testo e lo ha trasmesso al Ministero dell'economia e delle finanze per acquisire il prescritto concerto già il 27 luglio 2016.
Scaduti i termini senza che il Ministero dell’economia e delle finanze si sia espresso, il Ministero dello Sviluppo economico ha poi provveduto a inviare lo schema di regolamento al Dipartimento per gli affari giuridici e legali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha, tuttavia, più volte ritornato il testo al Ministero dello Sviluppo economico, chiedendo modifiche e integrazioni e allungando notevolmente l'iter.
Giacomelli ha altresì evidenziato che l'elaborazione del testo del nuovo regolamento è frutto di una lunga analisi e di una articolata consultazione pubblica.
Giacomelli ha, infine, sottolineato che il Ministero dello sviluppo economico è impegnato ad apportare allo schema di regolamento tutte le correzioni richieste dal Dipartimento degli affari giuridici e legali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma è necessario che, una volta definito il testo, lo stesso sia approvato rapidamente dal Consiglio dei Ministri, anche per la successiva trasmissione alle Commissioni parlamentari competenti, ai fini del prescritto parere”.