Calcio e diritti Tv: gran ballo d’estate

Gran movimento nel campo del calcio e sicuramente continuerà tutta l’estate, in parallelo al ‘balletto’ di sentenze che, a sua volta, è prevedibile durerà a lungo. Ecco un punto della situazione…

Vediamo cosa ha scritto in proposito Fabio Traversa su un attento 'osservatorio' della situazione, ovvero il sito www.calciodoc.it:

«La sentenza della Caf fa lievitare l'importanza dei diritti tv della serie B. Le retrocessione di Juventus, Lazio e Fiorentina sono un vero e proprio colpo di fortuna per SportItalia, il canale televisivo tematico che dalla passata stagione trasmette anticipi e posticipi del campionato cadetto. "Mi spiace per la Juve ma la sfortuna di altri ha fatto la fortuna di Sportitalia - ha osservato Tarak Ben Ammar, editore della tvsportiva - . Vediamo come faranno il calendario e aspettiamo le decisioni in appello. Se la sentenza sarà confermata Sportitalia potrà difendersi dagli altri grandi del settore".

Intanto, "alla luce degli evidenti problemi del calcio italiano e dell'effetto finanziario sui club, soprattutto di piccole e medie dimensioni, Mediaset - si legge in una nota del Gruppo - ha deciso di provvedere martedì stesso al pagamento della prima tranche dei diritti in chiaro per il Campionato di Serie A 2006 - 2007 di cui non è ancora chiara nemmeno la data di partenza. Questa scelta dimostra la buona fede e la disponibilità di Mediaset nei confronti della Lega Calcio che, almeno dal punto di vista finanziario, potrà affrontare le prossime scadenze con un minimo di tranquillità. Resta tuttavia evidente che la sentenza di primo grado ha confermato gli illeciti commessi, che comporteranno una forte perdita del valore sportivo del Campionato di A e quindi la corrispondente riduzione del valore di mercato dei diritti. Ci auguriamo - conclude la nota - che nei rapporti tra Mediaset e Lega questa dimostrazione di serietà e attenzione nei confronti delle società di calcio sarà tenuta nella giusta considerazione. Ovviamente, il pagamento sarà effettuato con riserva, in attesa di sviluppi positivi».

Sul tema della B e del nuovo valore dei campionati torna anche 'La Gazzetta dello sport':

«Sportitalia, il pigmeo che l'estate scorsa aveva puntato sui diritti della B potrebbe subcederli a breve a uno dei colossi: Mediaset o Sky. E' chiaro che è un'opportunità troppo ghiotta. Anche perché con la nuova situazione il prodotto B diviene più che allettante. Dopo la prima sentenza che chiede la retrocessione di Juventus, Lazio e Fiorentina, per le tv è diventata una serie A2, per di più con Napoli, Genoa, Bologna, eccetera. La Rai ha gli highlights della serie B in chiaro, per cui potrà trasmettere il 90Odi B per altre due stagioni.

Più complicata la situazione per le dirette sul satellite o in digitale terrestre. Sportitalia l'anno scorso aveva acquistato all'asta, battendo la Rai per un'inezia (12,5 milioni all'anno), gli anticipi e posticipi, playoff e playout della B, mentre la Rai aveva le partite del pomeriggio in diretta per 7,5 milioni l'anno: una andava in onda sulla Giostra del gol a Rai International, con le altre organizzava il programma con i gol in diretta su Rai-SportSat.

Ma la Rai non ha confermato i diritti del pomeriggio. «O tutte le partite, compresi anticipi, posticipi e playoff, oppure il discorso non ci interessa. Ne abbiamo parlato con la Lega e nei prossimi giorni tratteremo» - ha detto Michele Giammarioli, che si occupa dell'acquisizione dei diritti sportivi.

Ma Sportitalia, che si vede sul bouquet Sky o sul digitale terrestre, sostiene che quei diritti sono suoi per altri due anni: «Abbiamo firmato un contratto per le partite con segnale codificato, e anche se non siamo più in chiaro possiamo trasmetterle: abbiamo vinto un bando di concorso» - dice Bruno Bogarelli, direttore di Sportitalia. «La Lega dice che non hanno diritto di averli» - ribadisce Giammarioli.

Il nodo della questione è economico. Il fatto è che la Lega vuole ritrattare i diritti alla luce del nuovo valore della B visto che sia gli highlights della Rai sia i diritti di Sportitalia si sono moltiplicati».

Ma torniamo a www.calciodoc.it:

«Juventus, Milan, e speriamo anche Lazio e Fiorentina continueranno a essere parte dell'offerta di Sky: è questo l'impegno che prendiamo". Lo ha detto il direttore della Comunicazione della pay-tv, Tullio Camiglieri. Per un quadro più preciso, aggiunge Camiglieri, "vedremo, anche perché c'è l'appello. Sky farà di tutto, come sempre, per garantire il massimo dell'offerta sul calcio. Juve e Milan le avremo comunque, mentre nel caso della Lazio e della Fiorentina bisogna capire se giocheranno realmente in serie B e a quel punto quale sarà la situazione dei diritti della serie B. L'anno scorso, i diritti della Serie B in chiaro erano stati venduti collettivamente e li aveva acquistati la Rai. Sport Italia aveva, e ha tutt'ora, i diritti di anticipi, posticipi e play off della serie cadetta. E la vicenda dei diritti della serie B per il prossimo anno è ancora da chiarire.

E si comincia a rinegoziare il contratto sui diritti tv sottoscritto tra Rti e Lega professionisti. Al tavolo si ritroveranno Pier Silvio Berlusconi da una parte e Massimo Cellino, vice-presidente dell'organizzazione dall'altra: le due delegazioni saranno completate da esperti e legali. Gli incontri previsti in agenda sono tre e si svolgeranno secondo il seguente calendario: il prossimo dopo la sentenza della Corte federale, il terzo e ultimo alla conclusione del calcio-mercato. Da stabilire nuovi criteri per ricalcolare il valore dei diritti. I più importanti sono quattro: 1) le società rimaste in A; 2) il numero dei tifosi coinvolti; 3) il bacino dell'utenza; 4) la presenza di campioni. Di sicuro Rti non ha alcuna intenzione di pagare 61 milioni di euro di diritti per un campionato che ha perso pezzi per strada...».

Ed eccoci al ruolo del Governo:

«La nuova legge che interverrà in materia di diritti televisivi del calcio, a cui stanno lavorando i ministri delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e dello Sport Giovanna Melandri, "fisserà alcune linee guida'', mentre sarà lasciato al "confronto tra ordinamento sportivo e gli operatori tv" la definizione dei dettagli su come regolare i rapporti tra calcio e tv. È quanto ha sottolineato il ministro Gentiloni dopo che nella Relazione al Parlamento il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà ha affermato che imporre il ritorno alla cessione collettiva dei diritti tv "potrebbe apparire come una svolta dirigistica" e che "non c'era bisogno di una legge che introducesse una simile ipotesi".

"La legge - ha sottolineato Gentiloni - fisserà alcuni principi fondamentali sulla negoziazione dei diritti, ma è ovvio che in concreto le modalità della negoziazione saranno affidate alla dialettica tra l'ordinamento sportivo e le piattaforme di trasmissione, con un ruolo di alta sorveglianza affidato, nelle rispettive competenze, all'Antitrust e all'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Bene quindi ha fatto Catricalà - ha Affermato il ministro - a dire che non può essere solo la legge a definire questa materia".

Sicuramente tra i principi della nuova normativa ci sarà il divieto per gli operatori ad acquisire diritti multipiattaforma, e in particolare per le piattaforme di cui non hanno l'esercizio, cosa avvenuta invece in tempi recenti. Gentiloni però non ha chiarito se il ritorno alla contrattazione collettiva sarà previsto come un obbligo all'interno del provvedimento legislativo: "Vedremo..."».

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