Calcio e Tv: si riapre la guerra dei diritti

Dato l’interesse del tema e la particolare validità dell’articolo, ripubblichiamo qui un ottimo ‘pezzo’ di Emilio Marrese sul calcio e la Tv dopo lo ‘scandalo Moggi’ apparso domenica scorsa, 21 maggio, su ‘La Repubblica’.

«Lo scandalo del pallone riaprirà anche la partita dei diritti tv. Quando - e chi lo sa davvero quando - i campionati ripartiranno, potrebbe esserci una serie B stellare con Juventus, Fiorentina, Lazio (tutti gli scongiuri sono leciti) oltre a Napoli, Bari, Lecce, Bologna e magari Genoa. La Rai si ritroverebbe così un "90° minuto" di grande impatto a soli 7,5 milioni (in virtù del triennale firmato con la Lega calcio la scorsa estate), mentre Mediaset dovrà sborsarne 61,5 per un "Serie A", la trasmissione di Mentana su Canale 5, notevolmente impoverito. È assai probabile che, in tal caso, Mediaset provi a rinegoziare l'intesa, festeggiatissima un anno fa e oggi sempre meno entusiasmante:

«Il prodotto era già poco protetto - afferma Giorgio Giovetti, dirigente Mediaset - perché l'esclusiva non è stata garantita (il riferimento è a "Quelli che il calcio"; Ndr.). Se la serie A perdesse la Juve e altri grandi squadre, il quadro si aggraverebbe ulteriormente. Vedremo cosa ci resta in mano e ne discuteremo con la Lega. La situazione al momento è ingarbugliatissima e le ripercussioni sul mercato tv potrebbero essere pesantissime».

La situazione televisiva della B, diventata improvvisamente appetibile dopo essere stata trattata come una piattola per anni, è tutta da

rivedere. La Rai ha gli highlights in chiaro, Sky avrebbe il criptato satellitare della Juve, Mediaset il dt di Juve (3 mln) e Napoli, Sportitalia il dt di anticipi e posticipi (12,5 mln): chi trasmetterebbe la Juve il venerdì o il lunedì seraO Sportitalia o Mediaset o tutte e dueO

Considerando che Sportitalia galleggia in orbita Mediaset, l'accordo si troverà. La tv di Tarak Ben Hammar non se la passa granché bene (ha già venduto le frequenze analogiche) e aveva chiesto, senza ottenerla, la rescissione del contratto alla Lega, ma con una B di quel genere avrà cambiato idea.

Tutte le componenti dovranno sedersi ad un tavolo a districare i nodi, quando si capirà chi c'è in B l'anno prossimo. E, altra domanda, questa A2 che potrebbe nascere si accontenterà di rimanere relegata al venerdì e lunedì sera nei suoi anticipi e posticipiO I sindaci già non volevano le partite alle 16 del sabato: ora che arrivano Napoli eccetera potrebbe riaprirsi anche quel fronte.

Ne beneficeranno di certo le altre squadre della B, fin qui snobbatissime dalle tv e avide di briciole: tutto d'un tratto anche Albinoleffe, Rimini o Crotone, che hanno campato d'elemosina dalla Lega, possono ambire ad un contratto, visto che ospiteranno Juve, Napoli eccetera. C'era un accordo per la cessione collettiva dei diritti criptati della B, ma con lo sbarco degli squadroni salterà. È oltretutto estremamente improbabile che il governo Prodi nel giro di un paio di mesi riesca a varare una nuova norma in materia... Si riunirà un tavolo di studio congiunto tra il ministero dello sport e quello delle telecomunicazioni, con l'obiettivo di valutare tutta la questione.

An alla Camera e Ds al Senato hanno già ripresentato la proposta di legge bocciata nella precedente legislatura da Forza Italia, ma l'intenzione di Melandri e Gentiloni è quella di stendere un disegno globale che includa tutti i diritti di trasmissione per le varie piattaforme, in modo che non si possano più creare situazioni di monopolio: non sarà più possibile un contratto onnicompresivo come quello che Mediaset ha firmato con Juve, Milan, Inter, Roma e Lazio (per poi rivenderlo a pezzi). Quegli accordi hanno valore fino al 2010 e sembrano al riparo da una nuova legge.

A Sky non sono particolarmente preoccupati. La pay-tv sta ricevendo molte richieste di disdette da parte di tifosi nauseati, ma su 3,7 milioni di abbonati (stima ufficiosa) non sono cifre angoscianti. Una Juve in B potrebbe rallentare il boom della tv di Murdoch, concentrata ora sul suo primo Mondiale, ma non comporterebbe contraccolpi economici, anzi: potrebbero essere più i soldi risparmiati in contratti di quelli persi in smart card. Infatti l'accordo da 80 milioni con la Juve per il criptato satellitare verrebbe forse più che dimezzato. L'arrivo del Napoli potrebbe compensare la telediaspora dei bianconeri. Anche se pure la trattativa con De Laurentiis, con Sportitalia di mezzo, sarà controversa.

Nulla che possa far abortire il progetto di quotazione in Borsa di Sky Italia, peraltro ancora senza forma: nella fase di studio si sta pensando di fare, al momento del collocamento, un'offerta agli abbonati, che secondo gli analisti potrebbero portare qualcosa come 4,4 miliardi di euro. Mediaset, se nel 2007 la Juve dovesse essere in B, rinegozierà, secondo clausola, il contratto da 218 milioni 2007-2009: le rate mensili iniziano da agosto 2007, fin qui da Cologno Monzese sono partiti solo i 30 milioni di opzione per il 2009-10.

«Un calcio risanato e credibile - è ottimista Michele Uva, esperto internazionale del settore e consulente della tedesca "Sportundmarkt" - farà crescere l'appeal e i valori a medio termine, magari anche con la vendita collettiva di A e B, sebbene le tv nell'immediato cercheranno di pagare meno, motivando la richiesta con la svalutazione del prodotto».

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