Calcio: la grande partita dei diritti Tv

La Lega Calcio, attraverso la società Infront appositamente scelta per questa attività, ha pubblicato il bando per la vendita collettiva dei diritti Tv per il biennio 2010/2012 (per ora per la serie A, presto per la B e a settembre per Coppa Italia e diritti esteri) con l’obiettivo di raccogliere qualcosa come 1,822 miliardi di euro (895,8 milioni per il 2010-2011 e 927 per il 2011-2012). Le offerte andranno presentate entro il 27 luglio, anche se questa data in realtà potrebbe segnare solo l’in…

La Lega Calcio, attraverso la società Infront appositamente scelta per questa attività, ha pubblicato il bando per la vendita collettiva dei diritti Tv per il biennio 2010/2012 (per ora per la serie A, presto per la B e a settembre per Coppa Italia e diritti esteri) con l'obiettivo di raccogliere qualcosa come 1,822 miliardi di euro (895,8 milioni per il 2010-2011 e 927 per il 2011-2012). Le offerte andranno presentate entro il 27 luglio, anche se questa data in realtà potrebbe segnare solo l'inizio della partita che in mancanza di offerte in busta da parte delle Tv che rispecchino le richieste della Lega potrebbe proseguire a trattativa privata. Del resto il tempo, visto che parliamo della prossima stagione calcistica e non di quella che sta per iniziare, c'è tutto.

Molte le novità. La Lega Calcio avrà la possibilità di personalizzare le riprese, con l'opportunità presino di fare entrare le telecamere negli spogliatoi e gli orari delle partite cambieranno, con un match la domenica all'ora di pranzo.

Quello che non cambia, invece, sono le polemiche sui prezzi dei diritti relativi ai singoli pacchetti: in totale sono sei, distinti per prodotto e piattaforma che però coinvolgono gli stessi operatori degli ultimi anni: Sky, Mediaset e Dahlia Tv (prima Telecom Italia Media). Il pacchetto satellitare, che garantisce la diretta di tutte la partite, costa 570 milioni di euro, con una piccola parte separata per gli highlights giudicata una parvenza di 'pluralismo' e poco più (Conto Tv ha già protestato duramente e iniziato una battaglia legale con coinvolgimento dell'Agocm).

La cifra scende a 210 milioni per il bouquet digitale terrestre destinato a Mediaset (la diretta di 12 delle 20 squadre), comunque con un aumento rispetto alla situazione precedente dovuto alla progressiva crescita della piattaforma DTT, e a 70 milioni per quello di Dahlia Tv (trasmissione di 8 squadre), con un quasi raddoppio della cifra che avrebbe lasciato molto scontenti gli svedesi.

L'intero pacchetto satellitare costa ancora più del doppio di tutta l'offerta digitale terrestre, anche se il divario potrebbe ridursi in modo significativo.

In cifre assolute, Sky dovrebbe salire da 500 a 700 milioni di euro all'anno, Mediaset dovrebbe più che raddoppiare a quota 250 milioni e Dahlia dovrebbe fare uno sforzo robusto rispetto ai 29 milioni del campionato scorso. Tuttavia, secondo un'elaborazione dello Studio Frasi, a fine luglio le famiglie con un decoder digitale terrestre saranno 8,5 milioni e nel 2011 saliranno a 11,3 milioni.

Sempre nel 2011 la pay tv satellitare avrà 5,5 milioni di abbonati, come la Televisione a pagamento in digitale terrestre (saranno 3,1 milioni gli abbonati a fine 2010). Della partita del calcio non saranno parte attiva infine le nuove piattaforme Tivù e Tivùsat, che si occupano solo di reti in chiaro (almeno fino a nuovo ordine).

Oltre ai pacchetti per le dirette e per gli highlights satellitari e alla DTT, la Lega Calcio ha messo sul mercato un'offerta riservata alle piattaforme Tv in chiaro (28 milioni) destinato alla Rai (salvo sorprese) e una per i diritti radiofonici (3,8 milioni), sempre per la rai, salvo sorprese. Per agevolare la successiva cessione dei diritti relativi alla serie B il bando prevede anche uno sconto di circa 3 milioni sui pacchetti originali per gli operatori che presenteranno un'offerta per il campionato cadetto.

Le partite verranno giocate appunto una alla domenica alle 12.30, mentre il posticipo notturno sarà alle 20.45; restano i due anticipi del sabato (ore 18 e 20,45) e le sei gare della domenica pomeriggio (ore 15). Inoltre il detentore dei diritti satellitari potrà portare le proprie telecamere negli spogliatoi e intervistare i giocatori nell'intervallo tra primo e secondo tempo.

E per chiudere davvero, secondo 'Repubblica', «chiaro, satellitare, digitale, new media: si va verso la svolta epocale, con i diritti che, grazie alla legge MelandriGentiloni, torneranno collettivi. Cambia la ripartizione fra i club: la Juventus prenderà più o meno quello che prende adesso (92 milioni a stagione), se si conferma sempre ai vertici, mentre il vero balzo in avanti lo faranno i club medio- piccoli (l'Atalanta passerà da 11 a 29 milioni)».

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