Stavolta a Marco Crispino non è andata bene. Sky, Lega e Infront si aggiudicano (ai punti) un round importante nel combattimento con Conto Tv sul calcio. Ma – promette Crispino – non è finita qui…
Vediamo il comunicato apparso su www.digital-sat.it:
«La Lega Nazionale Professionisti rende noto che la Corte d'Appello di Milano, in accoglimento del reclamo proposto dalla stessa Lega con l'intervento di Infront Italy e successivamente di Sky Italia, ha ordinato l'annullamento dell'ordinanza resa dal Presidente Tarantola in data 4 novembre 2009 e ha condannato Conto Tv al pagamento delle spese processuali.
Ne consegue che viene meno il "blocco" dell'assegnazione a Sky Italia dei diritti audiovisivi relativi alle dirette sul satellite delle gare dei Campionati di Serie A 2010-11 e 2011-12, che pertanto diventa pienamente efficace e operativa.
(Inoltre), il TAR del Lazio, chiamato da Conto Tv a pronunciarsi in merito al provvedimento reso dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 18 gennaio 2010 con il quale l'AGCM ha chiuso l'istruttoria A/418 senza infrazioni e conseguenti sanzioni a carico della Lega, preso atto della rinuncia da parte di Conto Tv alla richiesta di sospensiva, ha fissato l'udienza per la trattazione del merito a mercoledì 14 aprile 2010.
La Lega Nazionale Professionisti sottolinea tutta la propria piena soddisfazione in ordine ai provvedimenti resi dalle Autorità Giudiziarie, che riconoscono la legittimità, la trasparenza e la correttezza di tutto il proprio operato».
Non poteva essere d'accordo Marco Crispino di Conto Tv, che ci ha fatto pervenire una lunga analisi, spiritosa e ironica (bisogna dirlo), simulando una (impari) partita di calcio fra lui e i suoi avvocati e le potenti controparti di Lega, Infront e Sky. Crispino conclude l'apologo così:
«La Lega, Infront e Sky hanno poco da cantare vittoria, avendo vinto su un cavillo procedurale (la incompetenza della Corte d'Appello) che tale era stato ritenuto non da un giudice qualsiasi bensì dal presidente della Sezione, dott. Tarantola. In questo modo la Corte d'appello si è lavata le mani dall'entrare nel merito dei supposti 'impegni' della Lega Calcio, i quali non fanno altro che rafforzare la posizione quasi monopolistica di Sky nel settore satellitare. Siamo fiduciosi che non sia necessario rivolgersi al famoso 'giudice di Berlino' per vedere riconosciuto il chiarissimo abuso che è stato posto in essere».
In sostanza, secondo Crispino, “abbiamo perso non nel merito, ma nella competenza, visto che la questione non riguarda il mercato comunitario, ma quello italiano e siamo pronti a riproporre le nostre ragioni davanti al Tribunale”. Ugualmente, “non è vero che abbiamo rinunciato alla sospensione della delibera con cui l'Antitrust ha accettato gli impegni della Lega. È stato il presidente della prima seiione del Tar che ha proposto il rinvio sul merito al 14 aprile”.