Campania: lo switch over slitta ad ottobre

Doveva essere il 10 settembre lo switch over digitale (RaiDue e Rete 4) della Campania ma ora si passa a metà ottobre. Confermato invece, almeno per ora, lo switch offi di dicembre (ma molti pensano anche qui ad un rinvio).

Settembre è un mese affollatissimo di switch over e switch off (fra l'altro finalmente ci sarà quello della Valle d'Aosta) e la Campania per ora si chiama fuori. Ma ecco che cosa è accaduto a Napoli, nella cronaca dell'Ansa:

«È la Campania la prima regione del Sud Italia ad avviare il passaggio dall'analogico al digitale. Il prossimo 14 ottobre prenderà il via lo switch over in 252 comuni campani (più quelli del basso Lazio; Ndr.) con lo spegnimento di Rai Due e Rete Quattro che saranno visibili, da quel momento, solo sul digitale. Lo switch over è la prima fase a cui seguirà, dal 1 al 16 dicembre prossimi, lo switch off, il passaggio, cioé di tutti i canali al digitale.

Modalità, progetti per la conversione al digitale di emittenze locali, campagne di informazione e formazione, sono state illustrate a Napoli.

"Il passaggio significa migliorare la qualità del segnale, e consentirà di mettere in ordine quello che impropriamente è stato chiamato il 'Far West delle Tv' - ha detto il viceministro alle Comunicazioni Paolo Romani - È un fatto molto importante per la Campania, dove abbiamo una straordinaria collaborazione con Antonio Bassolino".

Romani ha ricordato che, per l'acquisto del decoder, sono a disposizione contributi statali per le famiglie con un reddito fino ai 10 mila euro e di età pari o superiore a 65 anni, purché siano in regola con il pagamento del canone Rai. "Attraverso l'Agenzia delle Entrate - ha aggiunto il viceministro - abbiamo individuato circa 150 mila cittadini campani che hanno diritto a questo contributo".

"Napoli è tra le città più informatizzate d'Italia - sottolinea il governatore della Campania - Ci siamo attivati, come Regioni su tre diversi fronti: innovazione tecnologica, formazione e campagne di comunicazione".

Nel primo caso, la Regione ha stanziato fondi strutturali per 10 milioni di euro che, attraverso un bando, sono destinati alle emittenze locali per sostituire le attrezzature. Il bando è atteso per i prossimi giorni e consentirà finanziamenti fino a 200 mila euro per ogni emittente. Sul versante della formazione, sono 600 mila euro le risorse messe a disposizione che serviranno per formare il personale tecnico e giornalistico. Per la campagna di comunicazione si parla di 800 mila euro che serviranno per informare i cittadini del passaggio al digitale. "Sono fiducioso - ha commentato Bassolino - perché già il 40% dei cittadini si è attrezzato per questo passaggio. Ed è una cosa che può sorprendere chi ha un'immagine distorta di Napoli, ma non sorprende me proprio perché Napoli è tra le città più informatizzate".

Tra le novità previste dalla Regione anche l'istituzione di un tavolo al quale siederanno esponenti del Corecom e delle aree regionali interessate e che sarà presieduto da Stefano Porro. "Al tavolo che riunisce i soggetti che monitoreranno il passaggio al digitale - ha concluso Bassolino - valuteremo, se in corso d'opera ci accorgeremo che occorrerà fare qualche aggiustamento negli investimenti, saremo pronti a farlo".

"La Campania ha già risposto in modo competitivo alla rivoluzione del digitale. I dati in nostro possesso registrano, già oggi, una diffusione del digitale terrestre pari al 62% se si considerano complessivamente la Tv satellitare, quella via cavo e quella sul digitale. Per quest'ultima, in particolare, la Campania è attestata sul 41%".

Così Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi (Associazione italiana per lo sviluppo e la promozione del digitale terrestre). "Partiamo da una base positiva - aggiunge - più avanzata di quella di Torino e Roma. È la dimostrazione di come, per una volta, il Sud risponda in maniera competitiva"».

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