“Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo!”

Nando Martellini, volto e voce storica delle telecronache sportive della Rai, è morto martedì al Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da qualche tempo.

Memorabile rimane quel suo triplice grido, in grado di trasportare i cuori di milioni di tifosi verso brindisi e festeggiamenti che, a distanza di più di vent'anni, non siamo più riusciti a bissare. Di colpo la voce di quel cronista, nel 1982, divenne un ricordo memorabile.

Le condizioni di salute di Martellini erano gravi da tempo. La moglie Gianna, che Nando aveva conosciuto quando era segretaria di Vittorio Veltroni ai servizi sportivi della Rai, aveva confermato la gravità della malattia del marito qualche settimana fa, quando è scomparsa un'altra voce storica del calcio, Enrico Ameri: ''Nando sta molto male - aveva detto la moglie - e dobbiamo pregare per lui''.

Martellini, che aveva 83 anni, era nato a Roma nel 1921 e aveva cominciato la sua attività collaborando con la sezione universitaria dell'Eiar, la radio di allora. La sua prima radiocronaca fu del 1946 con il commento di una festa popolare a Trastevere, mentre la sua prima radiocronaca sportiva è stata la partita Bari-Napoli. Sul video esordì con l'incontro Inghilterra-Urss a Wembley.

Quella di Martellini è stata una lunghissima carriera, culminata appunto con il suo triplice ''Campioni del mondo'', quando l'Italia nel 1982 vinse il torneo mondiale in Spagna. Aveva lasciato la Rai nel 1986, ma nel 1990 era stato inserito nella squadra dei sei telecronisti che aveva seguito i mondiali di calcio in Italia. Nel 1992 era entrato a far parte della scuderia sportiva di Mediaset.

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