Carosello: una falsa partenza

Dopo tanta attesa... –

Delusione, in generale, per la partenza, lunedì scorso di ‘Carosello Reloaded’, la ‘edizione rivisitata’ della mitica ‘trasmissione con pubblicità’ chiusa nel ’77. In realtà, a parte gli interessi commerciali, non si capisce bene il senso dell’operazione.

Non è sufficiente una bella cornice se il quadro è solo un'accozzaglia di colori mal mescolati e buttati lì a caso. Non si può definire in altro modo se non una falsa partenza quella di “Carosello reloaded” che portava con sé un mare di aspettative, la curiosità dei più piccoli e la nostalgia dei più grandi. Ma - ci pare - ha deluso tutti.

E rimane incomprensibile - almeno per adesso - l'operato della Rai. Che non fosse ancora preparata al nuovo Carosello? Che abbia voluto forzare i tempi o che sia stata poco convincente con gli inserzionisti? O ancora, saranno i pubblicitari che non vogliono confrontarsi con il “nuovo-vecchio” modo di fare pubblicità o che non sono ancora in grado?

Rimane solo un fatto: questo Carosello sembra una cosa buttata lì, non studiata, approssimativa, senza capo né coda. Gli spot non hanno nulla di nuovo, non sono altro che i tradizionali spot allungati, per non parlare della confusione di Ferrero che rispolvera il vecchio Giò Condor e il classico “Gigante pensaci tu”, per farlo seguire da un brevissimo spot sulla Nutella visto e rivisto da mesi sulle reti nazionali che dal bianco e nero dell'originale passa al colore, quasi ad “aggiornarsi” ai tempi.

Un po' più studiato - stiamo sempre parlando della prima serata di Carosello' lunedì scorso - lo spot di Eni, con il cane che dialoga con la lucertola, costruendo una piccola storia, ma il tutto lascia perplessi. Certo, i tempi sono cambiati, oggi ci sono prodotti che mai ci si sarebbe immaginati di avere trenta anni fa, ma questo riguarda il prodotto, non il modo di comunicarlo. Insomma “Carosello reloaded” non sembra essere uno spettacolo, come in effetti era l'originale, ma il solito spazio per le pubblicità, appena 'arricchite' in lunghezza e contenuti.

Certo, gli ascolti sono stati ottimi: 'Carosello Reloaded' ha incollato alla Tv il 35.7% con 11.024.000 spettatori ma siamo pronti a scommettere che i delusi che non torneranno a sintonizzarsi su 'Carosello', spenta la curiosità, saranno molti.

“Carosello Reloaded” è decisamente più breve rispetto ai dieci minuti della trasmissione originale (cui spesso veniva aggiunto un quinto 'comunicato', ampliando la durata a 12 minuti e mezzo) e conterrà - pare che questa sia la misura standard - tre spot per ogni episodio, per un totale di 210 secondi (tre minuti e mezzo). Lunedì scorso erano invece quattro gli spot (in apertura c'era quello 'storico' della Ferrero).

Viene poi mantenuta la storica sigla, anche se rivisitata in chiave moderna dall'orchestra sinfonica nazionale della Rai. Obiettivo della Rai è rilanciare la pubblicità come forma d'arte, proponendo mini-storie, sketch ed extended spot e “Carosello Reloaded” è anche un formato multimediale e interattivo declinato su diverse piattaforme: dal web al cinema, dal mondo social alla radio. Obiettivo della Sipra, invece, sarebbe “raccogliere” 15 milioni di euro in più di quelli previsti dai budget annuali.

Tutto bene, se non fosse che l'operazione, per adesso, sembra un po' raffazzonata.

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